Giro di vite negli Emirati: sempre più difficile restare nel paese - Nigrizia
Migrazioni Politica e Società
In aumento restrizioni e controlli aeroportuali. Molti entrano nel paese con visto turistico per poi rimanere a lavorare
Giro di vite negli Emirati: sempre più difficile restare nel paese
27 Maggio 2024
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti

Si complica l’ottenimento del visto per chi vuole entrare negli Emirati Arabi Uniti, anche per i cittadini africani.

Non una novità, rispetto a quanto si osserva da qualche anno a questa parte. Si tratta infatti di una politica iniziata già nel 2022, quando sono state imposte nuove restrizioni ad almeno 20 paesi africani. Al punto che ad oggi solo a chi proviene dalle Maurizio e le Seychelles è concesso di entrare negli Emirati con il visto fatto all’arrivo. 

Le novità introdotte ora non colpiscono paesi specifici ma sistemi più rigidi di controllo che puntano a scoraggiare chi spera di entrare nel paese con un visto turistico di un mese per poi fermarsi a lavorare irregolarmente. 

Per questo, è previsto che all’ingresso nel paese si debba dimostrare di avere già prenotato un volo di ritorno e di avere sul conto bancario almeno in primis un intensificarsi dei controlli aeroportuali, oltre che avere 5mila dirhams (circa 1.300 dollari) sul proprio conto bancario. Sono inoltre stati annunciati controlli aeroportuali serrati, che prevedono anche l’arresto, oltre che l’interruzione del viaggio, qualora le persone non dispongano dei requisiti necessari. 

Come l’Arabia Saudita, anche gli Emirati sono la destinazione sognata da tanti giovani che partono da diverse parti dell’Africa in cerca di maggiori opportunità lavorative. Ma non solo. È una meta che sembra fare sempre più gola anche ai super ricchi, se si considera che negli ultimi 10 anni si sono trasferiti negli Emirati dall’Africa circa 350 milionari l’anno, molti di loro provenienti dal Sudafrica. 

Con una popolazione stimata di 9 milioni e mezzo di abitanti, il paese del Golfo è abitato all’88% da espatriati. Solo gli indiani rappresentano il 27% della popolazione. Per quello che riguarda le persone provenienti dai paesi africani, le percentuali sono molto, molto più basse (circa 4 milioni in tutti i paesi del Golfo, ovvero il 6.7% del totale), ma gli ingressi hanno registrato una certa crescita negli ultimi anni. 

Uno studio condotto dal 2019 ha dimostrato che la maggior parte dei cittadini africani soggiornanti sul territorio sono giovani e ben istruiti. Ma è difficile tuttavia ottenere dati precisi perché sono sempre più frequenti situazioni non lineari dal punto di vista dei documenti. (AB)

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