Guinea, arrestato l’ex premier Fofana e altri 3 ex ministri
Guinea
I golpisti li accusano di appropriazione indebita di fondi pubblici
Guinea, arrestato l’ex premier Fofana e altri 3 ex ministri
07 Aprile 2022
Articolo di Redazione
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Ibrahima-Kassory-Fofana (1)

Ibrahima Kassory Fofana, primo ministro della Guinea fino al colpo di stato militare del 2021, e tre ex ministri del deposto presidente Alpha Condé sono stati accusati il 6 aprile di «appropriazione indebita di fondi pubblici, riciclaggio, furto e concorso attivo nello sperpero di beni nazionali». I quattro sono stati incarcerati a Conakry.

Oltre a Fofana, gli ex funzionari arrestati sono l’ex ministro della difesa Mohamed Diané, il ministro dell’ambiente Oyé Guilavogui e il ministro degli idrocarburi Zakaria Coulibaly.

Saranno processati lunedì 11 aprile.

«Pensiamo che non meritino di andare in prigione perché fino a prova contraria, sono presunti innocenti. Si tratta di una procedura rapida e punitiva», ha spiegato l’avvocato di Fofana, Salifou Béavogui.

I quattro ex funzionari sono stati portati mercoledì davanti alla procura della Corte di repressione dei reati economici e finanziari (Crief), appena creata dalla giunta che ha rovesciato il presidente Condé il 5 settembre dopo più di dieci anni al potere.

In precedenza erano stati interrogati per tre giorni dagli investigatori.

Le accuse esatte contro di loro non sono state specificate.

Ibrahima Kassory Fofana, capo del governo dal maggio 2018 fino al colpo di stato del settembre 2021, era stato appena nominato, il 31 marzo, alla guida del Raggruppamento del popolo guineano (Rpg), il partito del presidente deposto Condè. La forza politica aveva annunciato che avrebbe partecipato al processo di consultazione nazionale per cercare di mediare una via d’uscita dalla crisi politica, una mossa spinta dal leader della giunta e presidente di transizione Mamady Doumbouya.

I militari, che hanno preso il potere con la forza, hanno fatto della lotta contro la corruzione endemica una delle loro principali battaglie proclamate.

Il colonnello Mamady Doumbouya, capo della giunta che ha assunto la presidenza, ha detto che non ci sarà nessuna «caccia alle streghe» ma che la giustizia sarà la «bussola del paese».

Ci sono comunque stati manifestazioni di piazza a difesa di Fofana e contro la scelta della giunta.

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