Da 43 anni fa il bello e il cattivo tempo in Guinea Equatoriale. E, avvicinandosi la data delle elezioni presidenziali, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo ha deciso di anticipare il voto: le elezioni si terranno non più entro l’aprile del 2023 ma invece nel 2022.
Non si conosce ancora la data precisa, ma si ipotizza che le presidenziali potrebbero tenersi in novembre in concomitanza con le legislative e le amministrative. Beninteso, si tratta di un esercizio del tutto formale perché a tenere le redini del piccolo paese dell’Africa occidentale (1,4 milioni di abitanti) sono sempre in mano al capo dello stato e al suo Partito democratico della Guinea Equatoriale.
Rimane il fatto che l’ottantenne presidente, che ha qualche problema di salute, non si è ancora candidato ufficialmente per l’ottavo mandato di sette anni (la Costituzione prevede due mandati consecutivi) e da tempo girano voci che potrebbe lasciare spazio al figlio Teodoro Nguema Obiang Mangue, detto Teodorin, oggi vicepresidente. Un personaggio, quest’ultimo, che potrebbe far rimpiangere il padre…
È appena il caso di ricordare che anche le presidenziali del 24 aprile 2016 avevano seguito un copione simile. Teodoro Obiang Nguema aveva fissato a sorpresa la data del voto con un preavviso di un mese e mezzo, imbavagliato il web e ogni voce dissidente. Allora votò meno del 50% degli aventi diritto e il presidente perpetuo sbandierò il 93,7% dei consensi.