Il Burundi chiude le frontiere con il Rwanda - Nigrizia
Armi, Conflitti e Terrorismo Burundi Rwanda
Gitega accusa Kigali di sostenere il gruppo ribelle RED-Tabara
Il Burundi chiude le frontiere con il Rwanda
12 Gennaio 2024
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti
(The New Times)
Buon vicinato: Evariste Ndayshimiye e Paul Kagame

Tornano a surriscaldarsi i rapporti tra Burundi e Rwanda. Il governo burundese ha deciso ieri di chiudere le frontiere con il Rwanda, accusando il governo del presidente Paul Kagame di sostenere il gruppo ribelle RED-Tabara (Resistenza per uno stato di diritto in Burundi).

RED-Tabara, che ha compiuto un attacco in territorio burundese il 22 dicembre, si batte contro il presidente Evariste Ndayshimiye e spesso agisce partendo da una base nella provincia del Sud Kivu che si trova nella Repubblica democratica del Congo e che confina con il Burundi e il Rwanda.

Secondo il governo burundese, i ribelli sono sostenuti dal Rwanda che smentisce ogni addebito. Così il ministro degli interni del Burundi, Martin Niteretse: «Abbia costatato di avere un cattivo vicino, Paul Kagame, e abbiano bloccato ogni relazione con lui fino a che non ritorni a più miti consigli».

Il Rwanda si dice dispiaciuto della «chiusura unilaterale delle frontiere. La decisione del Burundi limita la libera circolazione di persone e di beni, e viola i principi di cooperazione regionale e di integrazione della Comunità dell’Africa orientale».

I due paesi fanno parte della Comunità dell’Africa orientale (EAC) insieme a Kenya, Tanzania e Uganda, e hanno un ruolo nella (mancata) stabilizzazione di tre province del nordest della Rd Congo: Ituri, Nord Kivu e Sud Kivu. Il Burundi ha contribuito con uomini e mezzi alla forza regionale dispiegata in Rd Congo dal novembre 2022 al dicembre 2023 con lo scopo di arginare l’azione dei numerosi gruppi armati. Una operazione che non ha dato risultati.

Il Rwanda invece è rimasto alla finestra perché il presidente congolese Félix Tshisekedi accusa Paul Kagame di “telecomandare” l’M23, uno dei gruppi armati meglio organizzati e più attivi in Rd Congo. Dunque il governo di Kigali si trova ora con due fronti aperti. Ma il suo presidente «si rammarica» per la scelta fatta dal Burundi e continua a dire che l’instabilità del nordest congolese non riguarda il Rwanda, che però ne trae benefici economici importando illegalmente minerali strategici come il cobalto.

Il Burundi aveva già chiuso il confine con il Rwanda nel 2015, in seguito a reciproche rivendicazioni di sostegno a gruppi armati. Il confine era stato riaperto nel 2022.

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