Il Marocco acquista navi militari in Spagna - Nigrizia
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Il Marocco acquista navi militari in Spagna
Il costruttore spagnolo Navantia al lavoro per la consegna di un pattugliatore costiero Avante 1800. Superata la crisi diplomatica tra Rabat e Madrid, dopo le cure concesse in Spagna al leader del Fronte Polisario Brahim Ghali
09 Settembre 2021
Articolo di Rocco Bellantone
Tempo di lettura 3 minuti
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L’azienda spagnola Navantia, specializzata nella costruzione di navi militari, sta portando avanti i lavori per la consegna di un pattugliatore costiero alla Marina Reale del Marocco. Secondo fonti di Africa Intelligence, a fine luglio la società ha avviato i primi ordini ai propri subappaltatori e fornitori per la realizzazione di un Avante 1800 nel cantiere navale di Cadice. Il contratto risale al gennaio scorso. La commessa, del valore di 272 milioni di euro, è il primo grande affare concluso da Navantia con il Regno del Marocco.

Tutto liscio, insomma, se non fosse che l’appalto nei mesi scorsi ha rischiato di saltare. Come era prevedibile, nella primavera scorsa Rabat non aveva affatto preso bene la notizia del ricovero, dal 21 aprile in una struttura ospedaliera di Logroño nella provincia di La Rioja, di Brahim Ghali, il leader del movimento separatista del Sahara Occidentale Fronte Polisario colpito dal Covid-19. Le cure concesse a Ghali hanno di fatto innescato una crisi diplomatica tra il Regno di Mohammed VI e il governo di Pedro Sanchez. Per ripicca, il Marocco ha prima richiamato il proprio ambasciatore di stanza a Madrid Karima Benyaich. Poi ha volutamente allentato i controlli sul passaggio nel proprio territorio di migranti irregolari che tentano di accedere alle enclave spagnole di Ceuta e Melilla, creando non pochi problemi alle autorità madrilene.  

Dopo mesi di stallo diplomatico, è stato un rimpasto di governo in Spagna a sbloccare la situazione. Il 10 luglio agli affari esteri è stato nominato José Manuel Albares al posto di Arancha Gonzalez Laya, il cui rapporto con il suo omologo marocchino Nasser Bourita era ormai ridotto ai minimi termini. Il nuovo ministro deve evidentemente aver rassicurato Rabat sul fatto che Madrid avrà una posizione più morbida nei confronti del Marocco sulla spinosa questione del Sahara Occidentale, sulla scia di quanto aveva fatto l’amministrazione Trump nel dicembre 2020 sul finire del suo mandato. E così alla fine Navantia ha potuto avviare i lavori per la Marina marocchina e ora spera addirittura che a questo ordine ne possa presto seguire un secondo per la consegna di altri pattugliatori costieri.

D’altronde, specie durante i mesi di questo caso diplomatico, la concorrenza attorno alle richieste della Marina marocchina si era fatta serrata. Annusando la crisi tra Madrid e Rabat, i costruttori francesi Naval Group e Piriou non hanno esitato a farsi sotto, con la prima azienda che ha sondato il terreno per fornire alla Marina Reale sottomarini classe Scorpène. In gioco c’è anche l’italiana Fincantieri, in trattativa per la costruzione di due fregate stealth multi-missione che andrebbero ad affiancare la fregata Mohammed VI, consegnata a Rabat da Naval Group nel 2014.

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