I due generali continuano a contendersi i brandelli del Sudan, a dieci mesi dallo scoppio delle ostilità tra i due ex-alleati di governo. Cerchiamo di decifrare le loro decisioni e se non il futuro, almeno il passato e il presente del paese.
Va da sé che lo sguardo va al gioco di influenze esterne. Da questo punto di vista, alcuni stati appaiono più attivi, come gli Emirati Arabi Uniti e di recente l’Iran. Altri, come gli Stati Uniti e l’Unione Europea rimangono a guardare, ma hanno contribuito non poco a determinare la situazione attuale. I primi avevano sponsorizzato la riabilitazione di Khartoum, dopo anni della sua messa all’indice come stato canaglia. I secondi, quindi italiani compresi, avevano pagato per armi e addestramento alle vituperate Rapid Support Forces (ex Janjaweed) per controllare il flusso dei migranti.
Ma al di là degli attori stranieri, questa puntata si concentra sui fattori interni, a nostro avviso più rilevanti per comprendere cause, andamento ed evoluzione della guerra in corso. Alla (giustamente) glorificata società civile sudanese, al momento resta poco spazio d’azione, in un momento in cui parlano le armi. Tuttavia, vale la pena tenere in conto le varie milizie armate che si aggiungono al panorama di attori bellici. Il conflitto in corso è sì dominato dalle forze dei due generali, ma non possiamo sottovalutare queste altre forze.
Approfondiamo tutto questo con Sara de Simone, collaboratrice di ricerca della Scuola di studi internazionali dell’Università di Trento, esperta di Sudan e di Sud Sudan.
Intrafrica è il podcast di approfondimento di Nigrizia su politica africana e dintorni.
Questa puntata è a cura di Brando Ricci.
Produzione e montaggio: Roberto Valussi
Per orientarsi nella puntata:
00:00: introduzione
02:36: dalla secessione del Sud-Sudan alla caduta di Bashir / 2011-2019
05:58: la transizione democratica dirottata dai militari / 2019-2021
08:11: il ruolo della società civile sudanese dal 2019 ad oggi
09:45: le radici dello scontro tra al-Burhan ed Hemetti
12:18: il Darfur come modello di conflitto su scala nazionale
13:51: Né con l’esercito, né con le RSF – le altre milizie
15:54: la società civile e i Comitati di resistenza
18:17: il peso delle potenze internazionali
20:35: il ruolo dei vicini regionali
22:25: le prospettive di negoziati
24:12: perché il Sudan non sta interessando all’Occidente
25:43: Sudan e il controllo delle migrazioni
26:49: nessun sostegno popolate per i due principali belligeranti