La Somalia orfana del musicista Ahmed Naji Sa'ad - Nigrizia
Arte e Cultura Somalia
Molto noto in patria e nella comunità somala della diaspora
La Somalia orfana del musicista Ahmed Naji Sa’ad
07 Settembre 2023
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti
(The New Humanitarian)
Ahmed Naji Sa'ad

Lunedì scorso a Londra è morto in seguito a un malore Ahmed Naji Sa’ad, cantante, musicista, poeta e compositore, con quasi 70 anni di carriera, molto noto nella comunità somala e in tutto il mondo per le sue canzoni di pace e patriottismo.

Naji era fuggito dalla Somalia dopo lo scoppio della guerra civile nel 1991 e si era stabilito in Inghilterra, rientrando occasionalmente nel suo paese.

Il presidente Hassan Sheikh Mohamud lo ha definito «un artista di prima qualità, benvoluto e rispettato dal popolo somalo. Ha giocato un ruolo immenso nello sviluppo della letteratura, della cultura e del patriottismo somalo».

Il ministro dell’informazione Daud Aweis, lo ha così ricordato: «Sono profondamente rattristato dalla perdita. La sua genialità come compositore, cantante, musicista e insegnante sarà ricordata per sempre»

Naji, nato a Mogadiscio nel 1939, aveva scoperto il suo amore per la musica mentre frequentava i primi anni di scuola e ha iniziato la carriera musicale a pieno titolo nel 1954.

Abdullahi Mohamed Abukar, un cantautore somalo che ha lavorato con Naji, lo considera «tra i più grandi musicisti della Somalia. Pur avendo lasciato il paese a causa del conflitto, non ha mai smesso di prendersi cura del suo paese e della sua gente. Da rifugiato ha composto centinaia di canzoni che parlano di pace e unità tra tutti i somali. Nella sue canzoni era sempre ottimista e pregava per il bene del paese nelle sue canzoni».

Dopo che la Somalia ha raggiunto l’indipendenza (1960), Naji ha lavorato a Radio Mogadiscio, divenendone direttore del dipartimento di musica e continuando poi a essere una presenza regolare nei programmi anche dopo aver lasciato la Somalia.

 

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it