Regno Unito: prima deportazione in Rwanda - Nigrizia
Migrazioni Pace e Diritti Politica e Società Rwanda
La polizia britannica rastrella i migranti dalle case. L’Irlanda bussa a Sunak per restituire chi attraversa i confini
Regno Unito: prima deportazione in Rwanda
02 Maggio 2024
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti
Il segretario agli interni britannico James Cleverley in visita in Rwanda. Foto dal profilo Flickr del governo del Regno Unito.

Sui giornali inglesi la notizia è certa: c’è stata la prima deportazione di una persona migrante verso il Rwanda. Il primo ministro britannico Rishi Sunak lo aveva dato per certo e prossimo e così è stato: un uomo, cui è stata respinta lo scorso anno la richiesta di asilo, ha accettato di esser trasferito nel paese africano e, per questo, ha ricevuto in cambio un pagamento fino a 3mila sterline.

L’eminenza di voli più consistenti nelle prossime settimane è suggerita dalle immagini pubblicate dal ministero degli interni. In un video si vedono forze di polizia che prelevano dalle loro abitazioni persone migranti ammanettate, destinate alla deportazione. Una decisione votata lo scorso 22 aprile, che ha lo scopo di dissuadere l’attraversamento della Manica dalla Francia verso la Gran Bretagna.

Costi fuori scala 

Un’accelerazione tanto attesa da Sunak, che si era dovuto fermare per una sentenza della Corte suprema britannica e che è ancora sotto attacco sia da parte delle associazioni umanitarie, che sottolineano come il Rwanda non sia paese sicuro, sia da chi ha bocciato il patto, considerato troppo oneroso economicamente: ammonterebbe a 1,8 milioni di sterline il costo della deportazione per migrante, per un totale di 500milioni.

Intanto, visto il via libera votato dalle due camere del parlamento inglese, il governo di Dublino si porta avanti con la decisione di rimpatriare verso il Regno unito le persone che attraversano il confine tra Irlanda del nord e Repubblica d’Irlanda. Un piano in tal senso dovrebbe diventare legge entro fine maggio. Ma anche qua c’è stata, a marzo, una presa di posizione dell’Alta corte irlandese che ha definito il Regno Unito paese non sicuro, proprio in conseguenza del fatto che il Rwanda, destinazione della deportazione delle persone richiedenti, non lo è.

Di fatto il governo irlandese lamenta la presenza di oltre 1.400 migranti irregolari senza alloggio, in gran parte accampati lungo Mount Street, nel centro di Dublino, dove si trova l’ufficio che esamina le richieste di protezione internazionale.

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it