Mali: la (nuova) Costituzione può attendere - Nigrizia
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Il Coordinamento dei movimenti dell’Azawad si è ritirato dalla commissione
Mali: la (nuova) Costituzione può attendere
30 Gennaio 2023
Articolo di Redazione
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(DW)
Leader del Coordinamento dei movimenti dell'Azawad

Ha perso un pezzo la commissione che sta elaborando il progetto di una nuova Costituzione in Mali. Il Coordinamento dei movimenti dell’Azawad (Cma) ha deciso di ritirarsi, sostenendo che la giunta militare al potere dopo il colpo di stato dell’agosto 2020 mostra una «persistente assenza di volontà politica».

Il Cma, un’alleanza di gruppi a dominante tuareg che si è a lungo contrapposta ai governi di Bamako, già lo scorso dicembre aveva deciso di sospendere la partecipazione al meccanismo di attuazione degli accordi di pace del 2015.

A far compiere un ulteriore passo indietro al Cma è stata una dichiarazione del ministro degli esteri maliano, Abdoulaye Diop, in sede Onu il 27 gennaio. Secondo il ministro, i movimenti firmatari dell’accordo hanno uno «slancio trattenuto» nell’applicarlo.

In un comunicato diffuso da Kidal, città-feudo del Cma, il coordinamento ribadisce inoltre che la commissione dovrebbe riunirsi in un luogo neutrale (non nella capitale Bamako) e giovarsi di una mediazione internazionale.

Questo intoppo rischia di rovinare i piani del colonnello Assimi Goita. Il militare, nominato dai suoi presidente della transizione, lo scorso anno ha consumato una rottura plateale con la Francia e ora guarda a Mosca. Inoltre si è impegnato con la comunità internazionale – in particolare con la Comunità economica dell’Africa occidentale – di tenere le elezioni nel 2024, restituendo le leve del potere ai civili.

La Costituzione oggi in vigore risale al 1992 e sono molti gli attori politici maliani che ritengono debba essere riformata. Così com’è sarebbe infatti uno dei fattori della crisi politica e securitaria – determinata dalle massicce azioni di gruppi armati jihadisti – che attraversa il paese dal 2012.

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