Rwanda: il metodo Kagame contro Fbi e Interpol - Nigrizia
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Dissenso e asilo politico. Inchiesta del consorzio di giornalisti Occrp
Rwanda: il metodo Kagame contro Fbi e Interpol
09 Novembre 2022
Articolo di Redazione
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Paul Kagame, presidente del Rwanda

L’ennesima conferma che il regime rwandese usa qualsiasi mezzo per perseguire il dissenso politico. Un’inchiesta pubblicata dal consorzio di giornalisti del Progetto di investigazione sulla corruzione e il crimine organizzato (Occrp, attivo in Africa, America Latina e Asia centrale) afferma che il Rwanda ha fornito false informazioni alla Fbi (Ufficio federale Usa di investigazione) e all’Interpol (Organizzazione internazionale della polizia criminale) per impedire che dei dissidenti potessero ottenere l’asilo politico negli Stati Uniti.

L’inchiesta rivela il contenuto di un rapporto della Fbi che risale al 2015 e che spiega ai diplomatici americani il modo di agire dei servizi di sicurezza rwandesi: «Forniscono alle agenzie incaricate di applicare la legge sull’immigrazione false informazioni o in intenzionalmente ingannevoli relative a presunti reati che sarebbero stati compiuto dai richiedenti asilo».

In questo modo sarebbero stati colpiti numerosi dissidenti, in particolare aderenti al Rwanda national congress, una formazione che si oppone alla politica del presidente Paul Kagame. L’Fbi, spiega l’inchiesta, ha fatto le sue indagini – «sistematicamente ostacolate» dai servizi di sicurezza rwandesi – e non ha trovato prove di attività criminale da parte dei dissidenti.

Nel rapporto del 2015, l’Fbi accusa il governo rwandese di aver tentato di manipolare anche l’Interpol. E a questo proposito, l’Interpol ha di recente revocato un mandato d’arresto emesso contro Eugène-Rchard Gasana, già vicino a Kagame e ora in rotta con il regime. La motivazione della revoca è chiara: «È predominante la dimensione politica».

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