Siccità in Kenya: gravi ripercussioni su rifugiati e bambini - Nigrizia
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Condizioni umanitarie critiche nel campo di Dadaab. Scuola negata a 3,5 milioni di minori
Siccità in Kenya: gravi ripercussioni su rifugiati e bambini
07 Dicembre 2022
Articolo di Redazione
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Il muro esterno di una scuola a Dadaab (Credit: Rita Irwin/University of British Columbia)

La persistente siccità che da oltre un anno sta flagellando il Corno d’Africa è la peggiore degli ultimi 40 anni e non sembra intenzionata ad allentare la sua morsa. Le regioni più colpite sono la Somalia e parti di Etiopia e Kenya.

In quest’ultimo paese la situazione si sta aggravando di giorno in giorno, in particolare nelle zone semiaride del centro-nord e dell’est, dove gran parte della popolazione è in un’allarmante situazione di crisi alimentare.

Una delle emergenze riguarda il gigantesco campo profughi di Dadaab che ospita oltre 230mila rifugiati, per lo più provenienti dalla vicina Somalia. Nei giorni scorsi l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha avvertito che le condizioni umanitarie si stanno deteriorando per il persistere dell’assenza di piogge e la diminuzione dei finanziamenti.

Più di 80mila somali in fuga dal conflitto e dalla siccità sono arrivati nel campo di Dadaab negli ultimi due anni, più di 24mila solo dallo scorso settembre, aggravando una situazione già difficile per le comunità locali e per chi già viveva nel campo.

La scarsità di acqua favorisce anche il diffondersi di malattie. Le agenzie umanitarie affermano che le epidemie di morbillo e colera nel campo hanno ucciso almeno cinque persone e ne hanno contagiate più di 400.

Ma la crisi indotta dagli effetti dei cambiamenti climatici colpisce anche l’accesso all’istruzione in Kenya. L’organizzazione Save the Children fa sapere che oltre 3 milioni e mezzo di bambini non andranno a scuola quando queste riapriranno per il primo trimestre, a gennaio, a causa della siccità.

Già nel 2021, secondo uno studio della Global Out of School Children Initiative, più di 2 milioni di bambini di età compresa tra i 4 e i 17 anni non hanno frequentato la scuola a partire dal terzo trimestre. E un altro rapporto, il Long Rains Assessment Report dell’Autorità nazionale per la gestione dei disastri (National Disaster Management Authority – Ndma) prevede che, sempre a causa della siccità, altri 1,6 milioni di bambini siano ad alto rischio di abbandono scolastico nel primo semestre del 2023.

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