Summit Russia-Africa: cereali e sicurezza dominano la due giorni - Nigrizia
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Putin ricompensa i paesi africani più prossimi con l’invio gratuito di cereali. L’Egitto spinge per rinnovare il Black Sea Grain Initiative. Cameo a sorpresa di Prigozhin.
Summit Russia-Africa: cereali e sicurezza dominano la due giorni
28 Luglio 2023
Articolo di Redazione
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Il tema dei cereali ha dominato i due giorni del Summit Russia-Africa. 

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato già ieri, nella prima giornata, di essere pronto a consegnare entro tre o quattro mesi, tra le 25,000 e le 50,000 tonnellate di cereali a sei paesi: Mali, Burkina Faso, Repubblica Centraficana, Eritrea, Zimbabwe e Somalia. Sono i paesi più vicini a Mosca, con l’eccezione della Somalia, che si ritrova a giovare del dono russo non per allineamento politico, ma per la situazione di rischio carestia in cui si ritrova. 

Sempre sullo stesso argomento, è intervenuto oggi il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che ha invitato Putin a rinnovare l’accordo con l’Ucraina, il Black Sea Grain Initiative, per favorire i paesi africani più vulnerabili. L’Egitto è tra gli stati in Africa più dipendenti dal grano ucraino. 

L’altro tema principale sulla bocca di tutti, ma meno discusso in pubblico è quello della sicurezza, che declinato in chiave di relazioni russe-africane, significa Wagner

Qui la novità principale non ha riguardato accordi militari o acquisti d’armi. A rubare la scena è stato il cameo del leader delle truppe mercenarie private, Yevgeny Prigozhin, che si è lasciato fotografare in compagnia dell’ambasciatore della Repubblica Centrafricana Freddy Mapouka. Per la  sua prima apparizione pubblica dopo la tentata insurrezione del mese scorso, si è presentato con jeans e polo, senza la giacca e cravatta da cerimonia. Quasi fosse passato per un saluto rapido al matrimonio di amici. 

Più tardi nella giornata, è emerso un suo messaggio audio – non ancora verificato – in cui si rallegra per l’avvenuto golpe in Niger. Secondo AFP, ha dichiarato che “quanto successo in Niger non è altro che la lotta del popolo del Niger contro dei colonizzatori che hanno tentato di dettare le loro regole”. 

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