Uganda: Museveni chiede modifiche alla legge contro gli Lgbt+
Pace e Diritti Politica e Società Uganda
I cambiamenti richiesti attenuano la criminalizzazione dei non eterosessuali
Uganda: Museveni chiede modifiche alla contestata legge contro gli Lgbt+
27 Aprile 2023
Articolo di Redazione
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Il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni sembra aver ceduto alle pressioni della comunità internazionale, delle organizzazioni per la tutela dei diritti umani e soprattutto di potenti gruppi economici che nelle ultime settimane hanno duramente condannato il disegno di legge approvato dal parlamento contro la comunità Lgbt+.

Invece di ratificare le nuove norme, considerate tra le più omofobe in Africa e nel mondo, ha rinviato al parlamento la legge chiedendo una serie di modifiche che attenuano la stretta contro i non eterosessuali.

Nella lettera inviata all’assemblea nazionale, in particolare, Museveni chiede di chiarire che non è un crimine la semplice identificazione di una persona come gay e di distinguere la differenza tra chi professa uno stile di vita omosessuale e chi commette effettivamente atti omosessuali.

Il presidente chiede anche di rimuovere le disposizioni che impongono ai cittadini l’obbligo di denunciare atti di omosessualità perché, scrive, creerebbe “sfide costituzionali” e sarebbe anche fonte di conflitto all’interno della società. Si chiede inoltre di “esaminare la questione della riabilitazione” degli omosessuali che rinunciano volontariamente alla pratica.

L’omosessualità è già illegale in Uganda in base a una legge dell’era coloniale che criminalizza gli atti sessuali “contro l’ordine della natura”. La pena per tale reato è l’ergastolo. Ma nella nuova normativa è stata introdotta la pena di morte per i casi di ‘’omosessualità aggravata’’, una fattispecie giuridica che riguarderebbe attività sessuali compiute con persone sotto i 18 anni. 

Su questo è intervenuto nei giorni scorsi il vice procuratore generale del paese, consigliando di rimuovere l’obbligatorietà della pena capitale.

Le richieste di modifica sono ora al vaglio della commissione per gli affari legali del parlamento che elaborerà un nuovo testo da sottoporre al voto della Camera e, in seguito, alla ratifica presidenziale.

 

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