USA: consulente di origini etiopi accusato di spionaggio
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Impiegato presso il dipartimento di Stato, avrebbe rubato e inviato centinaia di documenti all'intelligence di Addis Abeba
USA: consulente di origini etiopi accusato di spionaggio
22 Settembre 2023
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 3 minuti
La sede del Dipartimento di Stato americano

 

 

Un consulente del governo degli Stati Uniti di origini etiopi avrebbe sottratto illegalmente a Washington decine di documenti, mappe, immagini satellitari e informazioni riservate su attività militari in Etiopia e nei paesi vicini per inviarli ai servizi di intelligence di un paese straniero, probabilmente proprio quelli di Addis Abeba.

Il tutto sarebbe avvenuto poche settimane dopo la fine del conflitto nella regione del Tigray, terminati dopo due anni di combattimenti con un cessate il fuoco permanente lo scorso novembre. Le ostilità sono state più volte motivo di tensioni fra Etiopia e USA.

Le accuse 

Il New York Times ha rilanciato oggi i contenuti della denuncia ai danni di Abraham Teklu Lemma, questo il nome del tecnico al centro del caso, in carcere da agosto.

L’uomo, 50 anni, residente nel Maryland, è stato formalmente accusato di aver violato le leggi USA in merito allo spionaggio “raccogliendo o trasmettendo informazioni relative alla difesa per aiutare un paese straniero” e “essendo entrato illegalmente in possesso di informazione di difesa nazionale”. I capi di imputazione in questione possono portare fino a una condanna a morte o all’ergastolo.

Nella denuncia non viene mai citata l’Etiopia, ma un “paese africano” che sarebbe sia quello di origine di Lemma sia quello verso cui sarebbero state indirizzate le informazioni top secret. Le origini etiopiche dell’uomo però, impiegato come contractor presso il dipartimento di Stato con la mansione di amministratore IT, sono esplicitate in un comunicato del dipartimento di giustizia.

Secondo quanto emerso dalle indagini del Federal Bureau of Investigation (Fbi), fra dicembre 2022 e agosto di quest’anno Lemma avrebbe copiato, stampato o scaricato su cd oltre 120 report di intelligence che non erano necessari per il suo lavoro, che in generale implicava anche l’accesso a informazioni confidenziali. Fra agosto e settembre 2022 Lemma avrebbe trasmesso documenti riservati di vario genere, compreso immagini satellitari e mappe a un cittadino etiope, poi identificato come un funzionario o una figura legata ai servizi di intelligence.

Nella denuncia emessa contro il tecnico, si è specificato inoltre che nei mesi precedenti all’inizio della trasmissione del materiale top secret e poi di nuovo ad aprile 2023 Lemma ha effettuato almeno due viaggi nel suo paese di origine.

Le tensioni fra USA ed Etiopia

Oggi i principali media etiopi non hanno rilanciato il caso di spionaggio raccontato dal New York Times. Negli ultimi anni i rapporti fra gli USA e l’Etiopia hanno vissuto fasi di tensioni, soprattutto a causa del conflitto in Tigray.

Come ricorda oggi la stampa statunitense, negli ultimi tre anni Washington ha sostenuto Addis Abeba con aiuti dal valore di tre miliardi di dollari. Nello stesso periodo gli Usa hanno anche imposto sanzioni verso singoli individui etiopi e nel gennaio 2022 hanno sospeso l’Etiopia da un sistema di incentivi per le esportazioni dai paesi africani verso gli Stati Uniti in ragione di accuse di violazioni dei diritti umani nel contesto della guerra.

Nelle ostilità in Tigray, che hanno coinvolto anche l’esercito eritreo e diverse milizie di base nella regione Amhara, potrebbero aver perso la vita fino a 600mila persone, stando a una stima del mediatore nel conflitto per l’Unione Africana, l’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo.

Diverse ong e governi stranieri, oltre che le Nazioni Unite e anche la Commissione etiope per i diritti umani (EHCR), istituzione governativa indipendente, hanno denunciato e documentato numerosi episodi di violazioni dei diritti umani, potenziali crimini di guerra e contro l’umanità.

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