Mauritania, parte il processo all’ex presidente Abdel Aziz
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Accusato di aver abusato del suo potere per costruirsi un’immensa fortuna
Mauritania, al via il processo all’ex presidente Mohamed Ould Abdel Aziz
25 Gennaio 2023
Articolo di Redazione
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Inizia oggi a Nouakchott il processo a Mohamed Ould Abdel Aziz, l’ex presidente della Mauritania in carica dal 2008 al 2019. Deve rispondere delle accuse di aver abusato del potere per accumulare un’immensa fortuna.

Processo che è stato anticipato ieri sera dal suo arresto, perché non ha risposto alla richiesta della polizia di presentarsi in caserma. Ha quindi trascorso la notte in detenzione prima dell’apertura dell’udienza. 

Con lui sono imputati altre 11 persone tra cui uno dei generi dell’ex presidente, due ex primi ministri, ex ministri e imprenditori. Devono rispondere davanti al tribunale di molteplici accuse, tra cui “arricchimento illecito”, “abuso di funzioni”, “traffico di influenza” o “riciclaggio di denaro”. Sono sospettati di appropriazione indebita nell’aggiudicazione di appalti pubblici o vendita di immobili e terreni demaniali. 

L’accusa sostiene che Mohamed Ould Abdel Aziz, 66 anni, abbia accumulato beni e capitali stimati in oltre 70 milioni di euro al momento della sua incriminazione, nel marzo del 2021.

Nel 2020 era stata aperta un’indagine parlamentare sugli affari finanziari durante la sua presidenza. L’indagine ha riguardato le entrate petrolifere, le vendite di beni statali, la liquidazione di una società pubblica incaricata delle forniture alimentari e le attività di una società di pesca cinese.

Mohamed Ould Abdel Aziz è uno dei rari casi di ex capi di stato chiamati a rispondere in tribunale di arricchimento illegale. Senza negare di essere ricco, l’ex presidente si è rifiutato di rispondere alle domande sull’origine della sua ricchezza, descrivendosi come vittima di una resa dei conti, negando le accuse e facendo presente la propria immunità garantita dalla Costituzione.

Il 66enne ex generale è diventato leader del paese a seguito di un colpo di stato per poi essere eletto nel 2009. Si è dimesso nel 2019, dopo due mandati presidenziali. Gli è succeduto il suo ex braccio destro, Mohamed Ould Ghazouani, suo alleato anche nella compagna anti-jihadista. Tale passaggio di consegne è stato il primo determinato da elezioni nella storia della Mauritania, la cui storia post-dominio coloniale francese è stata caratterizzata da golpe e insurrezioni.

Ghazouani nel 2019 descrisse il proprio predecessore come «mio fratello, mio amico», ma l’anno dopo un’inchiesta parlamentare sotto la sua presidenza portò all’accusa per Abdel Aziz e gli altri 11 imputati.

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