Corruzione nell’Africa subsahariana: sfide e traguardi - Nigrizia
Politica e Società
I dati dell’Indice di percezione della corruzione nel 2023
Corruzione nell’Africa subsahariana: sfide e traguardi
Somalia e Sud Sudan tra i peggiori al mondo. Bene Seychelles, Capo Verde e Botswana
30 Gennaio 2024
Articolo di Redazione
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Credit: ISS

L’Indice di percezione della corruzione (CPI) è un appuntamento annuale che raramente riserva grandi sorprese, soprattutto quando si tratta dell’Africa sub-sahariana. Anche quest’anno i risultati mostrano una situazione contrastante, con alcuni paesi che registrano miglioramenti significativi, mentre la maggior parte del continente resta ancorata a performance scarse.

Il punteggio medio regionale infatti si mantiene a 33 su 100, con il 90% dei paesi che non raggiungono i 50 punti. Ciò evidenzia la persistenza della corruzione, identificata come una delle principali preoccupazioni della popolazione. E i progressi nella lotta contro questo fenomeno sono limitati. Tra i principali ostacoli rilevati c’è l’impunità persistente di cui godono le persone corrotte. 

I paesi leader nella regione per integrità sono le Seychelles (71), Capo Verde (64) e Botswana (59). Sono prestazioni migliori di quelle raggiunte dall’Italia, che ottiene di nuovo 57 di punteggio. Chiudono la classifica invece Guinea Equatoriale (17), Sud Sudan (13) e Somalia (11). Gli ultimi due in particolare sono in fondo non solo alla classifica continentale, ma mondiale. La Somalia risulta il peggior paese al mondo per corruzione, e il Sud Sudan si attesta al quarto posto. 

Nonostante la crescita economica del 3,3% nel 2023, la regione lotta ancora contro la povertà estrema, influenzata dalla corruzione e dai flussi finanziari illeciti. Questi fenomeni impediscono il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e colpiscono in modo sproporzionato i cittadini più poveri, ostacolando la giustizia e l’equità sociale.

La debolezza nei controlli e negli equilibri minaccia la democrazia, con casi di corruzione e interferenze politiche nei sistemi giudiziari di paesi come la Nigeria (25), con un punteggio molto basso ma in miglioramento rispetto all’anno scorso, il Burundi (20) e la Repubblica Democratica del Congo (20). 

Il Gabon (28), nonostante la sua stabilità apparente anche dopo il colpo di stato, ha visto un declino nella sua performance anti-corruzione. Il colpo di stato militare del 2023 ha sottolineato la necessità di affrontare la corruzione endemica, e il nuovo governo a guida militare ha avviato una task force anti-corruzione.

Vacillano anche i risultati del Sudafrica (41), che festeggia nel 2024 30 anni dalla fine dell’apartheid, mentre il suo punteggio CPI è però diminuito negli ultimi cinque anni. Con le elezioni del 2024 in vista, il governo guida sforzi anti-corruzione, offrendo un’opportunità per coinvolgere la società civile e rafforzare i sistemi e la legislazione seguendo le raccomandazioni della Commissione Zondo.

Anche in Senegal (43), le tensioni aumentano in vista delle elezioni presidenziali del 2024, con critiche alla presunta manipolazione giudiziaria per fini politici.

La Costa d’Avorio (40) è un esempio positivo di miglioramento costante negli ultimi dieci anni, con riforme legislative e istituzionali, inclusa un’autorità nazionale anticorruzione. Anche l’’Angola (33) , pur con un basso punteggio, mostra progressi notevoli nella lotta contro la corruzione, con sforzi per recuperare beni rubati e perseguire i responsabili attraverso i sistemi giudiziari. (AB) 

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