Burkina Faso: mobilitazione generale contro il jihadismo - Nigrizia
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Durerà un anno, reclutati anche i diciottenni
Burkina Faso: mobilitazione generale contro il jihadismo
20 Aprile 2023
Articolo di Redazione
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(DW)
Uomini dell'esercito burkinabè

Oltre che essere allergica all’informazione, sta prendendo una piega “patriottica” la transizione in Burkina Faso, governata dal capitano Ibrahim Traoré (al potere con un colpo di stato dal 30 settembre 2022), che dovrebbe concludersi nella prima metà del 2024 con le elezioni e il ritorno all’ordine costituzionale.

Il capitano-presidente della transizione ha firmato un decreto che chiama alla mobilitazione generale nella lotta contro i gruppi jihadisti che destabilizzano il nord del paese. Un passo del genere era stato ventilato una settimana fa senza fornire significative informazioni.

Il decreto prevede che la mobilitazione abbia la durata di un anno e precisa che «in caso di bisogno potranno essere reclutati anche giovani che abbiano compiuto i 18 anni».

Alla cittadinanza si chiede anche un impegno economico, facendo appello a iniziative sia pubbliche che private per raccogliere contributi, specie nella zone dove più forte è la sfida securitaria, «per lo sforzo nazionale di lotta al terrorismo».

In uno dei quattordici articoli, il decreto mette le mani avanti spiegando che «i diritti e le libertà individuali e collettivi, garantiti dalle leggi, possono in certe circostanza essere limitati». Non specificando quali siano le “certe circostanze”.

Con un altro decreto, Ibrahim Traoré ha creato il Coordinamento nazionale di lotta al terrorismo (Cnct) che, sotto la guida del primo ministro Kyelem de Tambela, ha il compito di mettere in atto una strategia nazionale contro il jihadismo.

Si stima che, dal 2015 a oggi, le violenze nel nord del paese abbiano provocato la morte di oltre 10mila persone (militari e civili) e circa due milioni di sfollati.

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