La Cina consolida i rapporti con Etiopia, Kenya e Sudafrica
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Il ministro degli esteri Wang Yi impegnato in un tour che si concluderà in Nigeria
La Cina rafforza i rapporti con Etiopia, Kenya e Sudafrica
24 Luglio 2023
Articolo di Redazione
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Il ministro degli esteri cinese Wang Yi (Credit: www.kremlin.ru / Creative Commons Licence)

Stati Uniti e Cina proseguono le proprie iniziative di contatto con i paesi africani proponendosi come partner strategici per lo sviluppo del continente.

Lo scorso 21 luglio è giunto in visita ad Addis Abeba il ministro degli esteri cinese Wang Yi, nella prima tappa di un tour che, dopo Etiopia, Kenya e Sudafrica, dovrebbe concludersi in Nigeria.

Yi incontrato il primo ministro Abiy Ahmed e il suo omologo etiopico Demeke Mekonnen Hassen intrattenendo colloqui per rinsaldare ulteriormente la già consolidata cooperazione a livello bilaterale, regionale e multilaterale.

«Ho ricevuto tramite lui un messaggio del presidente Xi Jinping. L’Etiopia rimane impegnata a rafforzare la sua cooperazione strategica con la Cina» ha dichiarato Abiy dopo l’incontro.

Negli stessi giorni della visita di Yi in Etiopia è stato approvato un finanziamento di 730 milioni di dollari da parte dell’Associazione internazionale per lo sviluppo (IDA), che si aggiunge a precedenti sovvenzioni per la realizzazione di un corridoio regionale che unisce Addis Abeba a Gibuti, ricostruendo il tracciato stradale già operante in passato.

«La rotta commerciale è un’ancora di salvezza per i 120 milioni di persone dell’Etiopia. Il progetto collega infatti il paese senza sbocco sul mare al porto di Gibuti. Questa iniziativa è trasformativa per l’Etiopia e la regione del Corno d’Africa», ha affermato Ousmane Dione, direttore del gruppo della Banca mondiale per Eritrea, Etiopia, Sud Sudan e Sudan.

«Migliorerà la connettività, aumenterà i volumi degli scambi, creerà opportunità di lavoro e faciliterà l’accesso ai servizi di base con un maggiore flusso di merci e persone attraverso il Corno», ha aggiunto. 

Ahmed Shide, ministro delle finanze etiopico, dal canto suo ha dichiarato: «Questo progetto è importante per sostenere il nostro impegno a promuovere la crescita inclusiva e l’integrazione regionale nel Corno d’Africa, sbloccando il potenziale economico dell’Etiopia, il cui commercio import-export per il 95% ha utilizzato finora il corridoio Addis-Gibuti».

Un corridoio che interessa anche la Cina per lo sviluppo del progetto commerciale della Nuova via della seta (Belt and Road Initiative). Per questo Pechino ha finanziato con 4,5 miliardi di dollari la ferrovia Addis Abeba-Gibuti, insieme ad altri progetti infrastrutturali nella capitale.

Il giorno successivo Wang Yi si è recato in Kenya dove ha avuto colloqui con il presidente William Ruto, anch’egli impegnato a rafforzare i legami con il paese asiatico.

Il ministro cinese è poi volato in Sudafrica, che ha l’attuale presidenza del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), per partecipare alla riunione degli alti rappresentanti del gruppo sugli affari di sicurezza (oggi e domani), in vista del vertice a Johannesburg in agosto.

E non è un caso che l’Etiopia – il cui debito stimato con la Cina ammonta a 13,7 miliardi di dollari – sia uno degli oltre 40 paesi del cosiddetto “Sud globale” che hanno chiesto, formalmente o informalmente, di aderire al potente blocco in opposizione a quello occidentale, dominato dagli Stati Uniti.

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