Congo: un rapporto descrive un paese privo di diritti - Nigrizia
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Report di Centro per l’azione per lo sviluppo
Congo: un rapporto descrive un paese privo di diritti
23 Febbraio 2023
Articolo di Redazione
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Massicce frodi elettorali, arresti arbitrari, torture, carceri con pessime condizioni igieniche. Nel suo rapporto annuale, l’ong Centro per l’azione per lo sviluppo (Cad, nell’acronimo francese) ha dipinto un quadro molto desolante dei diritti umani in Congo.

L’ong ricorda di aver chiesto al governo di «mettere in atto una strategia nazionale per combattere le violazioni dei diritti umani e l’impunità». Ma «questa essenziale raccomandazione non ha avuto seguito», deplora l’Ong, che elenca alcuni punti salienti delle sue accuse.

Si comincia con le elezioni legislative e locali organizzate a luglio. Sono state «le più deplorevoli nella storia elettorale del paese, segnate da massicce frodi sotto gli occhi di tutti», afferma Cad. Il Partito laburista congolese (Pct) del presidente Denis Sassou Nguesso (che guida il paese da 39 anni) ha vinto 112 dei 151 seggi dell’Assemblea nazionale.

Il rapporto cita anche il caso di un oppositore gabonese arrestato a settembre con tre valigie piene di banconote (equivalenti a quasi 2 milioni di euro) mentre tornava dal Congo. «Questo scandalo, che ha destato scalpore, non è mai stato chiarito dalle autorità congolesi», rileva l’ong. «In un paese dove le prestazioni sociali sono quasi inesistenti, dove i pensionati accumulano fino a 36 mesi di pensione arretrata (…), dove ospedali e scuole sono in avanzato stato di abbandono, i leader preferiscono finanziare gli oppositori gabonesi invece di migliorare le condizioni di vita della popolazione congolese», scrivono i relatori del rapporto.

Che descrive in dettaglio, inoltre, alcune delle 572 violazioni dei diritti umani che la ong afferma di aver documentato nel 2022: si va dalle detenzioni arbitrarie alla tortura passando per varie «violazioni dei diritti all’alloggio, all’istruzione, alla salute e a un tenore di vita insoddisfacente».

Riferendosi all’impunità, ai «processi iniqui» o addirittura al «mancato rispetto delle decisioni dei tribunali», Cas descrive anche «condizioni spaventose e che causano anche morti» nelle carceri congolesi. Rappresentano «una negazione permanente del diritto alla dignità».

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