Cristiani sempre più perseguitati, soprattutto in Africa - Nigrizia
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Cinque dei primi 10 paesi nella classifica di Open Doors International sono africani
Cristiani sempre più perseguitati, soprattutto in Africa
Nel mondo più di 365 milioni di cristiani affrontano alti livelli di persecuzione e discriminazione per la loro fede. Ma il livello più alto di violenza e oppressione si registra a sud del deserto del Sahara. Le crisi peggiori in Somalia, Libia, Eritrea, Nigeria e Sudan
18 Gennaio 2024
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 4 minuti

L’organizzazione Open Doors International ha pubblicato il 17 gennaio la sua World Watch List (WWL) 2024. Questa analisi annuale, giunta al suo 31° anno, mostra ancora una volta i primi 50 paesi in cui i cristiani sperimentano la peggiore persecuzione a causa della loro fede.

La tendenza generale mostra che l’accanimento contro i cristiani è cresciuto a un ritmo allarmante in tutto il mondo, con un aumento degli attacchi alle chiese in Cina, India e in vari altri paesi, e una grave crescita delle persecuzioni in Nicaragua.

Massacri in Nigeria

Ma la violenza contro i cristiani si è registrata soprattutto in Africa. Nel continente lo scorso anno, diversi scioccanti episodi di persecuzione hanno avuto un’eco internazionale, compresi alcuni eventi orribili in Nigeria.

Dove in un attacco ben coordinato, iniziato la vigilia di Natale e continuato il giorno successivo nello stato di Plateau, uomini armati di militanti fulani hanno ucciso almeno 200 persone in una serie di villaggi dominati dai cristiani. Oltre 300 persone sono rimaste ferite nell’azione, che ha preso di mira almeno 36 villaggi in tutta la regione, e migliaia di fattorie sono state distrutte.

In totale, nel periodo compreso tra aprile e giugno 2023, gli attacchi intensificati contro le comunità cristiane nello stato di Plateau hanno causato la morte di oltre 340 persone e provocato 80mila sfollati. Complessivamente 54 villaggi sono stati attaccati durante questa grave ondata di violenza, soprattutto nell’area del governo locale di Mangu.  

Statistiche allarmanti

Nel mondo più di 365 milioni di cristiani affrontano alti livelli di persecuzione e discriminazione per la loro fede. Un numero che corrisponde a un cristiano su sette, rispetto a uno su otto tre anni fa. Solo nei primi 50 paesi della WWL, 317 milioni di cristiani affrontano livelli molto elevati o estremi di persecuzione e discriminazione per la loro fede.

Nel corso dei 31 anni di analisi del fenomeno da parte di Open Doors, il numero di paesi in cui i cristiani affrontano livelli di persecuzione estremi, molto alti o elevati è quasi raddoppiato, passando da 40 paesi nel 1993 a 78 nel 2024.

Cinque dei primi 10 paesi nella classifica WWL 2024 sono africani. A seguire la Corea del Nord, ancora una volta al primo posto, è anche quest’anno la Somalia, seguita dalla Libia e dall’Eritrea. In sesta posizione troviamo la Nigeria e all’ottava il Sudan. 

Africa subsahariana

Preoccupante la violenza contro i cristiani nell’Africa subsahariana che ha raggiunto nuovi livelli, a causa dell’influenza di elementi islamici radicali e di regimi autocratici che sfruttano condizioni politiche di instabilità nei paesi del Sahel.

Oltre l’82% delle uccisioni di cristiani nel mondo sono avvenute in Nigeria e gli omicidi legati alla fede nel sub-continente hanno superato di gran lunga quelli di qualsiasi altra regione. Questa tendenza si ripete da diversi anni.

Come nel 2022, in Nigeria si sono verificati circa nove omicidi a sfondo religioso su dieci nei paesi africani inclusi nella WWL. Tuttavia, è probabile che il numero di omicidi in questi paesi sia molto più elevato perché durante i conflitti e nelle fasi successive ad essi è difficile ottenere rapporti affidabili sull’impatto della violenza.

L’Etiopia ha visto aumentare drasticamente il numero di attacchi contro chiese e scuole. Si è registrato un aumento anche nel numero di imprese di proprietà cristiana bruciate, saccheggiate o confiscate in Burkina Faso, nella Repubblica Centrafricana e in Mozambico.

Almeno 4.606 cristiani sono stati uccisi a causa della loro fede in 18 dei 26 paesi della WWL a sud del deserto del Sahara. Un totale di 15 di questi 26 paesi hanno raggiunto il livello più alto nella classifica relativa alla violenza complessiva.

Alla fine del 2022, almeno 16,2 milioni di cristiani nell’Africa subsahariana sono stati sfollati a causa della violenza.

Frans Veerman, direttore generale del centro di ricerca di Open Doors ha dichiarato: «La minaccia dei militanti islamici nell’Africa subsahariana si è intensificata al punto che molti cristiani nella regione vivono sempre più nella paura, molti cristiani sono volutamente presi di mira e sono estremamente vulnerabili in un continente afflitto dal duplice problema degli elementi islamici radicali e dei regimi sempre più autocratici. Si prevede che molta gente, per salvarsi, sarà costretta a lasciare case e villaggi».

E ha aggiunto: «I governi della regione devono affrontare con decisione la crescente influenza dei gruppi jihadisti e dare priorità alla protezione dagli aggressori della popolazione più vulnerabile. Senza questa azione, le comunità cristiane, un tempo fiorenti, scompariranno».

I dati riportati da WWL coprono il periodo che va dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023.

Pubblicato all’inizio di ogni anno, l’elenco utilizza ricerche approfondite, dati provenienti dagli operatori sul campo di Open Doors, dalle loro reti nazionali, da esperti esterni e analisti, per quantificare e analizzare la persecuzione in tutto il mondo. Ogni edizione è controllata dall’Istituto internazionale per la libertà religiosa.

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