Per l'Etiopia lo sbocco al mare passa dal Somaliland. E scatena le ire di Mogadiscio - Nigrizia
Economia Etiopia Politica e Società Somalia
Intesa fra il premier Abiy e il presidente della regione secessionista Bihi Abdi. Per Addis Abeba si apre il porto di Berbera. Tensione alla stelle
Per l’Etiopia lo sbocco al mare passa dal Somaliland. E scatena le ire di Mogadiscio
02 Gennaio 2024
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 3 minuti
Abiy e il presidente del Somaliland Muse Bihi. Dalla pagina X dell'ufficio del premier etiope

Il primo ministro etiopico Abiy Ahmed e il presidente del Somaliland, Muse Bihi Abdi, hanno firmato lunedì ad Addis Abeba un memorandum d’intesa (MoU) per una installazione militare marittima che darà all’Etiopia accesso al mare attraverso il porto di Berbera sul Mar Rosso.

Il ministero degli esteri del Somaliland ha affermato «lo storico accordo garantisce l’accesso dell’Etiopia al mare per le sue forze navali, ricambiato dal riconoscimento formale della Repubblica del Somaliland, una significativa pietra miliare diplomatica per il nostro Paese». Al governo del Somaliland verrà concessa anche una quota non ancora precisata della compagnia di bandiera etiope Ethiopian Airlines. Abdi, dal canto suo, ha affermato che il riconoscimento è arrivato in cambio di «20 chilometri di accesso al mare per le forze navali etiopiche, affittati per un periodo di 50 anni».

Il Somaliland si era separato dalla Somalia oltre 30 anni or sono, ma non è mai stato riconosciuto dall’Unione Africana (UA) o dalle Nazioni Unite come stato indipendente. Abiy Ahmed ha affermato che l’intesa inaugura un nuovo capitolo di cooperazione, ha un enorme significato per l’integrazione regionale nel Corno d’Africa e consente anche all’Etiopia di rafforzare il suo ruolo nel mantenimento della pace e della sicurezza regionale.

L’ufficio del primo ministro etiopico ha dichiarato tra l’altro: «Il memorandum d’intesa aprirà la strada per realizzare l’aspirazione dell’Etiopia a garantirsi l’accesso al mare e diversificare il suo accesso ai porti marittimi». Lo staff del premier ha riaffermato inoltre: «La posizione di principio del governo etiopico di promuovere gli interessi reciproci attraverso la cooperazione su base di reciprocità».

Addis Abeba e l’agognato sbocco al mare 

L’Etiopia aveva perso i porti di Assab e di Massawa sul Mar Rosso all’inizio degli anni ’90, dopo la guerra d’indipendenza dell’Eritrea, durata dal 1961 al 1991. Nel 1991 l’Eritrea aveva ottenuto l’indipendenza dall’Etiopia, dando vita a due nazioni separate. Da allora Addis Abeba è rimasta senza sbocco sul mare, il che le ha impedito di portare avanti con efficienza i suoi commerci dovendosi servire soprattutto del porto di Gibuti con costi molto elevati per usufruire delle strutture portuali.

Il governo di Mogadiscio ha reagito – come da attendersi – in modo molto negativo all’iniziativa. Vari funzionari, tra i quali l’ex primo ministro Hassan Ali Khaire, hanno condannato l’accordo, affermando che si tratta di una violazione della sovranità della Somalia. E Abdirashid Hashi, già direttore dell’Heritage Institute for Policy Studies, ha detto: «L’Etiopia ha dichiarato guerra alla Somalia affermando che tramite il Somaliland separatista farà suo del territorio somalo e che intende riconoscere il Somaliland come stato sovrano, nonostante sappia che è parte integrante della Somalia».

Il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, che nel giro di poche ore dovrebbe riferire in Parlamento, ha fatto appello alle Nazioni Unite e all’Unione Africana affinché venga organizzato un incontro di emergenza per discutere del memorandum d’intesa tra Addis Abeba e Hargheisa. Il tutto avviene pochi giorni dopo che il presidente somalo e il presidente del Somaliland Abdi si erano incontrati a Gibuti, annunciando la ripresa dei colloqui tra Mogadiscio e Hargeisa.

 

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it