
GIUFÀ – MARZO 2020
Gad Lerner
Incantati dalla bellezza della diciottenne Maty Fall Diba, nostra concittadina di origine senegalese finita sulla copertina di Vogue; e abituatissimi come siamo alle reazioni becere di chi proprio non ce la fa a considerare italiana una ragazza dalla pelle scura… temo che ci siamo distratti lasciandoci scappare la notizia più interessante.
La vicenda ha per teatro la provincia di Vicenza, e in particolare il distretto della concia dei pellami che fa capo ad Arzignano, attirando numerosa manodopera immigrata in tutti i comuni circostanti. Si sa che le lavorazioni nocive (e maleodoranti) non sono in cima alle aspettative delle nuove generazioni di nativi. A brontolare, dunque, contro l’attribuzione a Maty della patente di “italian beauty” non poteva che essere un esponente del gruppo consiliare leghista che gode di una salda maggioranza e amministra il municipio di Arzignano: tale Daniele Beschin, al quale dobbiamo riconoscere di aver usato toni insolitamente garbati nel sostenere che la ragazza fosse semmai una bellezza senegalese, anziché italiana.
Non mi sarei aspettato che ciò bastasse a sollevare un moto d’indignazione nel commissario politico della Lega vicentina, Matteo Celebron, che prende la palla al balzo per annunciare l’espulsione di Beschin. Espulsione? Qui c’è l’inghippo. Perché Beschin, candidato e poi eletto nelle liste comunali leghiste ad Arzignano, risulta contemporaneamente essere il coordinatore provinciale di Forza Nuova, il movimento politico di estrema destra, capitanato da Roberto Fiore, che gli esperti definiscono fascista con inclinazioni naziste.
Che ci faceva costui nella Lega? Pochi giorni prima Matteo Salvini, intervistato da un giornale israeliano, aveva smentito recisamente l’esistenza di rapporti fra la Lega e l’estrema destra. Le manifestazioni di piazza insieme a CasaPound? Acqua passata, una svolta e via. Basta un piccolo controllo e si constata che la candidatura di Beschin, coordinatore di Forza Nuova, sotto il simbolo della Lega, non è vicenda remota, ma al contrario risale al più recente turno amministrativo della primavera 2019. Non un infiltrato ma un fiancheggiatore pubblico.
Resta solo da sapere quanti sono i fascisti e i nazisti dichiarati che la Lega porta nelle istituzioni.
Roberto Fiore
Romano, 61 anni, è stato tra i fondatori, nel 1978, di Terza Posizione, movimento neofascista sciolto nel 1982. Ma Fiore era già all’estero, a Londra, perché nel 1980 la Procura di Bologna aveva emesso un mandato di cattura in merito alle indagini sulla strage alla stazione, di cui comunque fu dichiarato estraneo. Nel 1985, in Italia, Fiore venne condannato per banda armata e associazione sovversiva. Nel 1997 fondò a Londra Forza Nuova e nel 1999, anno in cui i reati per cui era stato condannato finirono in prescrizione, Fiore rientrò in Italia non solo come il capo di un movimento di destra ma anche come un facoltoso uomo d’affari.
Copertina di Vogue
Nella foto: la bellissima nostra concittadina Maty Fall Diba, protagonista della copertina di Vogue