Gabon: al via il Dialogo nazionale voluto dal presidente Nguema
Gabon Politica e Società
L'iniziativa dovrebbe stabilire i termini per il ritorno a un governo civile. Ma critiche e incognite non mancano
Gabon: al via il Dialogo nazionale voluto dal presidente Nguema
03 Aprile 2024
Articolo di Redazione
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Il vescovo di Libreville, Jean-Patrick Iba-Ba, sul palco del Dialogo nazionale. Foto dell'ufficio di comunicazione della presidenza del Gabon

È iniziato questa settimana in Gabon il Dialogo nazionale finalizzato ad aprire la strada al ritorno all’ordine costituzionale e alla formazione di un governo civile dopo la fine della dinastia Bongo, durata 55 anni e conclusasi con un colpo di stato militare lo scorso agosto.

Il generale presidente del governo di transizione Brice Oligui Nguema ha aperto i lavori dell’iniziativa. Rivolgendosi ai 580 partecipanti ufficiali e a una folla di diverse migliaia di civili e militari, il generale ha detto che i cittadini del Gabon attendevano con impazienza questo grande incontro per l’inizio di un dialogo nazionale inclusivo.

La guida del vescovo di Libreville 

Nella cerimonia svoltasi nel complesso sportivo di Libreville e trasmessa in diretta dalla TV statale, l’arcivescovo cattolico della capitale del Gabon, Jean-Patrick Iba-Ba, è stato nominato responsabile dei lavori. È a lui che il presidente Nguema ha chiesto di preparare e presentare una tabella di marcia che scandisca la durata del governo di transizione.

Il vescovo Iba-Ba ha affermato che la massiccia affluenza di politici, membri della società civile, leader giovanili, governanti tradizionali, clero e persone con disabilità indica quanto i cittadini del Gabon desiderino migliori condizioni di vita e libertà di esprimersi senza timore di incorrere in sanzioni o molestie.

L’auspicio del vescovo è che il dialogo riesca a sanare le ferite inflitte al popolo del Gabon dai precedenti governanti più interessati al potere che al popolo che erano chiamati a servire. Negli ultimi 50 anni, escluso un breve intervallo di pochi mesi, il Gabon è stato guidato da una sola famiglia e da due soli presidenti: Omar Bongo, al potere fra il 1967 e il 2009, e poi il figlio Ali Bongo Ondimba, al comando a Libreville da quello stesso anno fino al golpe di agosto. 

Monsignor Iba-Ba ha inoltre reso noto che i partecipanti al dialogo esamineranno circa 50mila suggerimenti della cittadinanza su come rendere il Gabon un paese migliore in cui vivere. Vari funzionari governativi hanno a loro volta affermato che il dialogo avanzerà proposte concrete per la riorganizzazione politica, economica e sociale della nazione dopo la transizione.

Secondo un primo calendario pubblicato dal governo di transizione, il generale Nguema avrebbe dovuto governare per 24 mesi, fino allo svolgimento delle elezioni nell’agosto 2025. Ma ora l’esecutivo afferma che durante il dialogo verrà preso in esame anche un progetto di costituzione da approvare in un referendum in una data scelta da Nguema. Successivamente, il governo indirebbe le elezioni per trasferire il potere ai governanti civili.

Passerella per estendere il potere?

Membri dell’opposizione e della società civile, tuttavia, hanno sottolineato che il generale Nguema ha invitato anche un centinaio di alti ufficiali militari e circa 250 persone fedeli al deposto regime Bongo nell’intento di prolungare la sua permanenza al potere.

Un analista politico, Romuald Assogho Obiang, membro della Società Civile del Gabon, una coalizione di gruppi politici dell’opposizione, ha affermato in televisione che Nguema intende in realtà estendere il suo mandato dopo il dialogo nazionale.

Nguema ed i suoi sostenitori, d’altro canto, sostengono che l’iniziativa fisserà le regole per le future elezioni e stabilirà chi potrà candidarsi alle elezioni presidenziali. Il capo di stato si è detto pronto a rispettare le decisioni che saranno assunte. 

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