Germania: dall'estrema destra piani per la deportazione di migranti (e non solo) - Nigrizia
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Il piano discusso dall'AfD, secondo partito in Germania, il 25 novembre durante un incontro segreto. E coinvolge anche cittadini tedeschi di origine straniera
Germania: dall’estrema destra piani per la deportazione di migranti (e non solo)
12 Gennaio 2024
Articolo di Redazione
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Il partito neonazista in Germania sta progettando la deportazione delle persone con background migratorio presenti sul suo tedesco. Dalla Germania all’Africa, con un biglietto di sola andata.

Sembra una follia, ma l’idea non viene da una cerchia ristretta di fanatici. Anzi, proviene dal secondo partito più potente della Germania, l’Alternative für Deutschland (AfD). Secondo i sondaggi, attualmente raccoglie circa il 20% dei consensi, una percentuale non trascurabile, soprattutto se si tiene conto che in alcuni stati dell’ex Germania dell’est attualmente risulta il primo partito. 

La parola chiave del piano sembra una versione “politicamente corretta” di deportazione, ed è “rimigrazione”. Coinvolge uno stato del Nordafrica ancora da definire, dove poter trasferire circa 2 milioni di persone nell’arco di circa 10 anni. Non solo rifugiati e richiedenti asilo, ma anche cittadini tedeschi con origini straniere non sufficientemente “assimilati”. 

L’idea quindi, non è “solo” di trasferire forzatamente i richiedenti asilo, come sognano di fare il Regno Unito con il Rwanda e l’Italia con l’Albania. Ingloba chiunque non venga ritenuto sufficientemente tedesco, con la creazione di leggi ad hoc per rendere possibile la manovra. 

Sulla questione quale l’AfD non ha in realtà preso posizione ufficialmente. A svelarne le trame è stata l’inchiesta condotta dal sito tedesco Correctiv: alcuni dei principali membri del partito ne hanno discusso durante un incontro segreto svoltosi lo scorso 25 novembre a Potsdam, vicino a Berlino. Era presente anche la giovane superstar dell’estrema destra austriaca Martin Sellner, che pare sia stato il principale promotore del progetto. 

L’inchiesta ha suscitato l’indignazione pubblica. È intervenuto pubblicamente anche il cancelliere Olaf Scholz, definendo l’accaduto una grave minaccia per la democrazia, con un appello per la magistratura affinché non rimanga inerte di fronte a chi mina gli statuti democratici del paese. 

L’Afd è da anni al centro di grandi polemiche e più volte se n’è discusso lo scioglimento, tanto che lo scorso agosto una petizione in merito ha raccolto oltre 400mila firme. Ma non è così semplice, considerate le dimensioni ormai raggiunte dal partito e i suoi consensi. (AB)

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