Regno Unito - Rwanda: accelerazione verso le deportazioni
Migrazioni Rwanda
La visita della ministra degli interni Braverman a Kigali
Regno Unito – Rwanda: accelerazione verso le deportazioni
20 Marzo 2023
Articolo di Redazione
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La ministra dell'interno del Regno Unito e il ministro rwandese delle infrastrutture hanno posto la prima pietra per la costruzione di 1.500 case per i deportati

Weekend in Rwanda per la ministra degli interni del Regno Unito Suella Braverman. Arrivata il 18 marzo a Kigali con il proposito di accelerare l’attuazione del controverso accordo di espulsione verso il paese dell’Africa orientale, delle persone migranti che arrivano in maniera irregolare nel Regno Unito.

Le immagini della visita alle case già costruite per “accogliere” i respinti hanno mostrato la ministra Braverman entusiasta. Già prima della partenza aveva etichettato come “innovativo” il partenariato Regno Unito-Rwanda sulla migrazione.

Un partenariato a oggi non ancora attivato, per le proteste innumerevoli (le ultime proprio in concomitanza del suo viaggio, sia a Londra che a Glasgow) di varie organizzazioni umanitarie che ritengono sia immorale e disumano allontanare di oltre 6.400 chilometri persone che cercano un futuro proprio lì, nel Regno Unito, inviandole in un paese noto per non essere sicuro, viste le accuse di torture e le uccisioni di chi si oppone al governo.

La ministra però prosegue il suo sogno, credendo che la deportazione delle persone migranti in Rwanda possa essere un potente deterrente contro la volontà di intraprendere quei viaggi pericolosi che vedono mettersi in mare migliaia di persone. Migranti (l’anno scorso più di 45mila gli ingressi) che si spingono in traversate della Manica con imbarcazioni sempre più piccole, a volte semplici canoe.

Nessun possibile richiedente asilo o rifugiato a oggi è stato ancora inviato a Kigali, nonostante l’Alta corte del Regno Unito, lo scorso dicembre, abbia ritenuto legale l’accordo e nonostante la Gran Bretagna abbia già pagato al Rwanda 146 milioni di dollari. Braverman ha però concluso la visita assicurando che già per l’estate partiranno i primi voli verso quelle «incantevoli casette» del complesso residenziale che ha già potuto visitare.

 

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