Ghana: smascherato il candidato alla presidenza dal volto coperto
Ghana Politica e Società
Si tratta del ricco uomo d’affari Nana Kwame Bediako, conosciuto anche per la sua passione per le tigri
Ghana: smascherato il candidato alla presidenza dal volto coperto
Con il suo nuovo movimento The New Force il 43enne magnate si prepara a sfidare i poteri forti del paese mobilitando i giovani. Il suo impegno politico comincia però sulla scia di polemiche e controversie
12 Gennaio 2024
Articolo di Antonella Sinopoli (da Accra)
Tempo di lettura 3 minuti
(Credit: Antonella Sinopoli)

Mistero svelato. Niente più maschera per il candidato outsider alle prossime presidenziali in Ghana, fissate a dicembre 2024. Aveva fatto tanto discutere quel modo di introdursi all’elettorato: una maschera al posto di un volto su mega cartelli pubblicitari che per settimane hanno campeggiato nella capitale, Accra, e sulle principali arterie del paese.

Ora il volto, e il nome – che pure era stato da qualcuno ipotizzato -, esiste. Si tratta di Nana Kwame Bediako.

Ricco uomo d’affari, che ha fatto fortuna nel settore immobiliare, Bediako è conosciuto da tutti come “Cheddar” e per la sua passione per le tigri, visto che ne ha importato alcuni cuccioli (ormai divenuti enormi a detrimento dei terrorizzati vicini) da Dubai.  

Candidato di un nuovo movimento, The New Force, il cui obiettivo è – ovviamente – salire al potere e spodestare l’NPP, partito di maggioranza, e Nana Akufo-Addo, che a dicembre terminerà il suo secondo mandato da presidente.

Primo inciampo  

Per il 43enne l’impegno politico comincia sulla scia delle polemiche e delle controversie. Qualche giorno fa si sarebbe dovuta svolgere – almeno nelle sue intenzioni – una convention dal titolo Igniting the voices of Africa (Accendere le voci dell’Africa).

L’incontro avrebbe dovuto ospitare eminenti panafricanisti. Tra questi PLO Lumumba, avvocato e attivista kenyano, Peter Obi politico nigeriano, il sudafricano Julius Malema, leader del partito Economic Freedom Fighters, e la diplomatica, medico e attivista zimbabwana Arikana Chihombori-Quao.

Ebbene, l’evento – che avrebbe dovuto svolgersi nella storica ed evocativa Black Star Square – è stato cancellato.

Per ragioni misteriose, ha commentato poi l’avvocato PLO Lumumba, che ha sottolineato: «La conferenza, organizzata dalla New Africa Foundation, aveva solo lo scopo di condividere un innocente messaggio di speranza ai giovani di tutto il continente, incoraggiandoli a organizzarsi e a chiedere di svolgere un ruolo di primo piano nello sviluppo dell’Africa».

In realtà, alla motivazione ufficiale – vale a dire un evento “imprevisto” che avrebbe impedito di mettere a disposizione lo spazio – non crede nessuno.

Intanto “Cheddar” che si prepara a sfidare i poteri forti del paese con la forza delle idee ma anche grazie alla forte disponibilità economica, ha dichiarato alla stampa di aver pagato 30.000 Ghana Cedi (circa 2.300 euro) per lo spazio in cui tenere la convention.

Ma ha anche fatto sapere che la lettera di revoca dello spazio e del permesso parla di un rimborso di soli 10.000 Ghana Cedi (circa 762 euro).

Giochi di potere

Secondo il nuovo movimento è in atto un vero e proprio boicottaggio per evitare che forze alternative si propongano come soluzione a quelle che finora hanno governato il paese e ai problemi che lo affliggono.

La prima forma di ostacolo è stata la reazione nei confronti della portavoce del movimento, posta in stato di arresto per violazione delle leggi sull’immigrazione. Si tratta di Shalimar Abbiusi, presentatrice, modella, reginetta di bellezza e con passaporto belga, che alla fine è stata espulsa dal paese.

Insomma, la battaglia che si prospetta nei mesi a venire non sarà facile, né la sua evoluzione prevedibile. Anche perché non basata su fatti e programmi (almeno non ancora) ma su giochi di forza e di potere, cosa che ha sempre giocato a sfavore di programmazioni responsabili e durature per la popolazione.

Nei mesi scorsi sono nati molti movimenti, alcuni con giovani in prima linea, altri spinti dal maggiore partito di opposizione, l’NDC, scesi in piazza con rivendicazioni sociali precise, a cominciare dalla questione del lavoro fino al controllo dei prezzi, visto il sostanziale incremento del costo della vita.

E se a dicembre l’inflazione è scesa al 23,2% a novembre il picco era del 26,4%.

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