Per i giovani d’Africa più istruzione ma meno lavoro (e politica)
Pace e Diritti Politica e Società
Sondaggio di Afrobarometer: i giovani hanno spazio per far crescere la loro influenza
Per i giovani d’Africa più istruzione ma meno lavoro (e politica)
26 Settembre 2023
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 3 minuti

I giovani africani sono decisamente più scolarizzati dei loro genitori ma al contempo meno inseriti nel mercato del lavoro e meno impegnati nei processi politici che coinvolgono la società. La fotografia emerge da un sondaggio realizzato in 37 paesi da Afrobarometer, centro di ricerca panafricano di base in Ghana che pubblica ogni settimana sondaggi di opinione da tutto il continente.

L’indagine dell’osservatorio è stata condotta fra il 2021 e il 2022 ed è stata pubblicata oggi dal settimanale sudafricano The Continent. Fra 1.200 e 2.400 le persone ascoltate nei 37 paesi, più della metà dei 55 che formano parte dell’Unione Africana. Le nazioni in questione però non vengono specificate.

Stando alle rilevazioni, circa il 65% degli intervistati di età compresa fra i 18 e i 35 anni ha dichiarato di aver almeno un diploma di scuola secondaria o una qualche certificazione di scuola secondaria superiore, quindi uno spettro di possibilità che va dalla scuola media fino all’università.

La percentuale che emerge è superiore a quella delle persone fra i 36 e i 55 anni e di età superiore ai 56 anni, rispettivamente al 49 e al 34%. Grado di istruzione superiore che però non comporta un migliore inserimento nel mercato del lavoro: il 40% degli under 36 ha affermato di non aver un lavoro, contro il 28% degli intervistati fino ai 55 anni e il 15% degli over 56.

I dati di Afrobarometer sono basati sulle dichiarazioni delle persone ascoltate e possono essere confrontati con rilevazioni non di opinione, che mostrano una realtà più articolata. Stando a un report stilato nel 2021 da Unione Africana (Ua) e Unicef, il 33% dei ragazzi in età da scuola secondaria inferiore non è in realtà iscritto a scuola e il 53% dei giovani in età da istruzione secondaria superiore ne è escluso. I dati in questione però sono tutti in miglioramento rispetto ai due decenni precedenti.

Anche le cifre relative alla mancata occupazione possono essere messe a raffronto con quelle che emergono da altre ricerche. Stando a un report dell’African Development Bank del 2015, in Africa gli under 29 disoccupati rappresentano il 31% della forza lavoro.

Afrobarometer mette l’accento anche su un altro elemento: il coinvolgimento dei giovani nelle dinamiche politiche. Gli under 36 sono andati a votare circa il 20% in meno delle due generazioni precedenti – 64% contro 80 e 84% delle altre due categorie rispettivamente – e in generale mostrano di partecipare meno a una serie di attività politiche, dal prendere contatti con esponenti del parlamento ad assistere a una riunione di un consiglio comunale.

Solo quando si arriva allo scendere in piazza gli under 36 fanno registrare una percentuale leggermente superiore a quella delle altre due fasce di età: 10 contro 8 e 6%. Dinamiche che si salderebbero con altri sondaggi pubblicati da Afrobarometer nelle scorse settimane che dicono di una generale disaffezione verso la democrazia fra i giovani. L’ente panafricano volge però la prospettiva al positivo: per gli under 36 del continente “resta alto il margine di espansione della loro influenza nella società”.

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