Guinea, monta il malcontento verso la giunta militare - Nigrizia
Guinea Politica e Società
Manifestazioni nella capitale Conakry
Guinea, monta il malcontento verso la giunta militare
29 Luglio 2022
Articolo di Redazione
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Il colonnello Mamady Doumbouya

Devono ricredersi i guineani che il 5 settembre 2021 avevano salutato con favore il colpo di stato che aveva messo da parte il presidente Alpha Condé, al potere dal 2010 e rieletto (con molte contestazioni) per un terzo mandato nel 2020. Si ritrovano con una transizione opaca, guidata dal colonnello Mamady Doumbouya, che si è autonominato presidente e che non ha nessuna fretta di arrivare al voto e riconsegnare il comando al parlamento e a un presidente eletto.

Anche ieri ci sono state manifestazioni, non autorizzate, che hanno paralizzato la capitale Conakry. A prendere di nuovo l’iniziativa il Fronte nazionale per la difesa della Costituzione (Fndc), una coalizione di partiti, sindacati e organizzazioni della società civile. L’Fndc contesta alla giunta militare una «gestione unilaterale della transizione» e di «rifiutare sistematicamente di aprire un dialogo» per definire i termini e i tempi della transizione.

E mentre la piazza si incarica di tenere sotto pressione la giunta, continua anche il pressing della Comunità economica dell’Africa occidentale (Cedeao). Il presidente di turno Umaro Sissoco Embalo – nel corso di una conferenza stampa ieri a Bissau, al termine della visita di Emmanuel Macron alla Guinea-Bissau (Embalo è il presidente della Guinea-Bissau) – ha affermato di aver convinto la giunta guineana a mantenere la transizione entro l’arco temporale di 24 mesi e non di 36 come i militari avevano sempre indicato.

Risposta secca del portavoce del governo di Conakry: «Né il governo né la presidenza confermano questa informazione sulla durata della transizione».

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