Guterres: esodi «su scala biblica» per l'innalzamento dei mari
Ambiente Migrazioni Nazioni Unite Politica e Società
«Inimmaginabili» le conseguenze per la pace e la sicurezza internazionale
Guterres: esodi «su scala biblica» per l’innalzamento dei mari
15 Febbraio 2023
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 3 minuti
(Credit photo: Kelly Sikkema/Unsplash)

Un ennesimo, accorato allarme quello lanciato ieri dal segretario generale delle Nazioni Unite in apertura del primo dibattito del Consiglio di sicurezza sulle implicazioni dell’innalzamento del livello del mare per la pace e la sicurezza internazionale. Un appello che è l’ultimo di una lunga serie di avvertimenti diffusi negli ultimi dieci anni da scienziati ed esperti, rimasti tutti finora inascoltati.

Basandosi sugli ultimi dati del panel intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change – Ipcc) e della Nasa, Antonio Guterres ha avvertito che lo scioglimento dei ghiacci a causa del riscaldamento globale provocherà esodi di massa «su scala biblica» delle comunità costiere.

Ha quindi chiesto l’attuazione di quadri legali per prepararsi alla gestione di questo fenomeno, specialmente per quanto riguarda sfollati e rifugiati, e lo sviluppo di sistemi di allerta precoce per i disastri naturali.

«Il pericolo è particolarmente grave per quasi 900 milioni di persone che vivono nelle zone costiere a bassa quota, ovvero una persona su dieci sulla Terra», ha detto. Non solo piccoli stati insulari saranno inghiottiti dal mare – come sta già accadendo – ma anche grandi città come Bangkok, Buenos Aires, Giacarta, Lagos, Londra, Los Angeles, Mumbai, Maputo, New York e Shanghai saranno colpite. Con «conseguenze inimmaginabili».

Le città rischiano un innalzamento del livello del mare di mezzo metro entro il 2050 (Mappa: C40 Network)

Tutto questo creerà nuove aree di conflitto mentre già oggi si intensifica la competizione per le fonti di acqua dolce e la terra, ha avvertito, affermando che la crisi climatica deve essere affrontata alla radice: ridurre subito le emissioni per limitare il riscaldamento.

«L’oceano globale si è riscaldato più velocemente nell’ultimo secolo che in qualsiasi momento negli ultimi 11mila anni», ha aggiunto. «Il nostro mondo sta sfrecciando oltre il limite di riscaldamento di 1,5 gradi richiesti per un futuro vivibile e, con le politiche attuali, si sta avvicinando a 2,8 gradi: una condanna a morte per i paesi vulnerabili».

Il riscaldamento del pianeta sta sciogliendo i ghiacciai e le calotte glaciali. Secondo la Nasa, l’Antartide perde in media circa 150 miliardi di tonnellate di massa di ghiaccio ogni anno, ha affermato Guterres. Ancora più rapida la riduzione della calotta glaciale della Groenlandia che perde 270 miliardi di tonnellate all’anno.

I nuovi dati del Ipcc rivelano che i livelli dei mari sono aumentati rapidamente dal 1900, con una crescita di 15-25 centimetri fino al 2018. Le previsioni sono catastrofiche: se la terra si riscalda di soli due gradi rispetto all’era preindustriale, allora quei livelli aumenteranno di altri 43 centimetri entro il 2100. Ma se si riscalda di tre o quattro gradi, il livello del mare potrebbe aumentare fino a 84 centimetri, afferma l’Ipcc.

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it