Libia: Hrw chiede il rilascio di Hannibal Gheddafi
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Per Human Rights Watch si tratta di una detenzione arbitraria
Libia: Hrw chiede il rilascio di Hannibal Gheddafi detenuto senza processo
Il quarto figlio dell’ex rais libico è dal 2015 in un carcere libanese, senza processo, perché accusato di non aver fornito informazioni sulla scomparsa dell'imam Moussa Sadr, un leader sciita libanese scomparso nel 1978 durante una visita ufficiale a Tripoli
17 Gennaio 2024
Articolo di Redazione
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Human Rights Watch (Hrw) ha chiesto il 16 gennaio scorso alle autorità libanesi di rilasciare Hannibal Gheddafi, figlio dell’ex leader libico, detenuto senza processo da otto anni sulla base di “false accuse”, secondo l’ong.

Hannibal Gheddafi è stato arrestato nel dicembre 2015 dalle autorità libanesi, che lo hanno accusato di «possedere informazioni sulla scomparsa dell’imam Moussa Sadr», un leader sciita libanese scomparso nel 1978 durante una visita ufficiale in Libia.

Il figlio dell’ex leader libico aveva due anni al momento della scomparsa dell’influente dignitario, come ha sottolineato Hrw.

L’imam Sadr, fondatore del movimento Amal, e i suoi due compagni, lo sceicco Mohammad Yaacoub e il giornalista Abbas Badreddine, scomparvero tutti durante una visita nella capitale libica nel 1978. Gli sciiti libanesi ritengono da tempo che il responsabile sia stato il rais Muammar Gheddafi, rovesciato nel 2011. Da allora la vicenda ha avvelenato le relazioni libanesi-libiche.

Le richieste di Hrw

Hrw afferma di aver scritto, nel luglio 2023, sia al direttore generale delle forze di sicurezza interne libanesi, il maggiore generale Imad Othman, sia al giudice Zaher Hamadeh, incaricato del caso, richiedendo informazioni dettagliate sullo status giudiziario e sulla salute di Gheddafi. Ma non ha ancora ricevuto risposta.

«La detenzione apparentemente arbitraria di Hannibal Gheddafi con false accuse, dopo aver trascorso otto anni in custodia cautelare, si fa beffe del sistema giudiziario libanese», ha affermato Hanan Salah, funzionario di Hrw nella regione.

Nel giugno del 2023, un funzionario giudiziario aveva detto all’AFP che il caso di Hannibal Gheddafi era stato archiviato in attesa di informazioni dalle autorità libiche.

Rapito

Secondo la ricostruzione dei fatti riportata dal sito Speciale Libia, uomini armati non identificati avevano rapito Gheddafi nel 2015 in Siria, vicino al confine con il Libano, dopo che, secondo quanto riferito, era stato indotto in errore credendo che sarebbe stato intervistato da un giornale. Invece, gli uomini lo hanno trasferito in Libano, dove lo hanno torturato, hanno chiesto informazioni sulla scomparsa dell’imam Sadr, chiedendo poi un riscatto. 

Gheddafi viveva in Siria con la sua famiglia dopo essere fuggito dalla Libia all’inizio della rivoluzione del 2011 che rovesciò il regime di suo padre. Prima aveva vissuto in Algeria e Oman.

Le autorità libanesi lo liberarono dai suoi rapitori, ma lo riarrestarono subito dopo. Nel 2016 è stato formalmente accusato, sulla base di alcuni rapporti, di conoscere dove Sadr era stato detenuto tra il 1978 e il 1982, grazie al fatto che Hannibal è stato per alcuni anni il responsabile del sistema carcerario libico.

Qui i punti principali della sua vicenda, dall’ arresto a Beirut nel 2015 ad oggi.

La pecora nera

Nato a Tripoli il 20 settembre del 1975, Hannibal Gheddafi è il quarto figlio di Muammar Gheddafi, il terzo avuto con la seconda moglie Safia Faskash. È stato considerato la pecora nera della famiglia, soprattutto dopo l’“incidente” diplomatico avvenuto in Svizzera  il 24 luglio 2008 quando picchiò gli inservienti di un albergo ed era stato trattenuto in carcere per due giorni. Per tutta risposta, suo padre chiese alle Nazioni Unite lo scioglimento della Svizzera.

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