Regno Unito: l'Alta Corte approva la deportazione di migranti in Rwanda
Migrazioni Rwanda
Per la manovra, il Regno Unito ha già stanziato 140 milioni di sterline
Regno Unito: l’Alta Corte approva la deportazione dei migranti in Rwanda
20 Dicembre 2022
Articolo di Redazione
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L’Alta Corte del Regno Unito ha deciso: è legale inviare i richiedenti asilo in Rwanda.

Un primo accordo sulla manovra era stato raggiungo tra Boris Johnson e Paul Kagame lo scorso aprile. A prescindere dalla provenienza delle persone, chiunque avrebbe raggiunto non legalmente le coste del paese attraverso il canale della Manica sarebbe stato ricollato – per non dire deportato – in Rwanda.

A giugno però, quando il primo areo carico di migranti era pronto per partire verso Kigali, l’operazione era stata improvvisamente bloccata dalle numerose denunce circa la sua illegalità.

Sembra che ora invece Suella Braverman, ministra degli interni britannica, potrà realizzare quello che qualche mese fa aveva definito il suo “sogno”, la sua “ossessione”: vedere i richiedenti asilo partire alla volta del Rwanda con un biglietto di sola andata.

Questo perché, nonostante quelli che definisce “piccoli problemi” di libertà di espressione (ai quali fanno seguito nient’altro che incarcerazioni arbitrarie, persecuzioni e torture, stando ai report della Humans Rights Watch), secondo il governo britannico non c’è motivo per non ritenere il Rwanda un posto sicuro e ideale per chiunque cerchi un luogo dove fare domanda d’asilo.

D’altra parte, come dichiara il report del Foreign Office britannico, le violazioni vengono denunciate soprattutto dagli oppositori del governo, ma “non ci sono prove che i rifugiati, all’arrivo, saranno considerati interessanti sulla base delle loro opinioni politiche”. A maggior ragione, visto che le norme vigenti in Rwanda vietano ai profughi di partecipare ad attività politiche.

Non la pensa allo stesso modo la Bbc, che intervistando alcuni migranti nella capitale Kigali rileva le grandi difficoltà della lotta alla sopravvivenza che si affrontano nel paese, tra i quali le difficoltà nell’ottenere i documenti e il conseguente sfruttamento sul lavoro.

I costi della manovra

La ricollocazione dei migranti non è, ovviamente, gratis. Nel 2020, la rimozione di richiedenti asilo dal Regno Unito è costata circa 13.000 sterline a persona. In questo caso, sono stati versati anche 140 milioni di sterline al Rwanda, per sostenerlo nel processo di integrazione delle persone che verranno trasferite.

Mentre persino gli Stati Uniti ormai esortano Kigali a smettere di sostenere i ribelli dell’M23 nella Repubblica democratica del Congo, Europa e Regno Unito continuano, in un modo o nell’altro, a dare fondi al paese. (AB)

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