Sudan: HRW denuncia un nuovo genocidio in Darfur - Nigrizia
Conflitti e Terrorismo Sudan
Secondo la Ong, i paramilitari di Hemeti sarebbero responsabili per aver ucciso “almeno” migliaia di persone e per lo sfollamento di altre centinaia di migliaia
Sudan: HRW denuncia un nuovo genocidio in Darfur
10 Maggio 2024
Articolo di Redazione
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In Darfur si torna a parlare di genocidio. Le denunce arrivano già da più di un anno, ma ieri, documenti alla mano, Human Rights Watch si è aggiunta al coro. In un report pubblicato ieri, l’ong di base a New York ha ricostruito una campagna sistematica di pulizia etnica nei confronti della comunità dei masalit, finalizzata a cacciarli dalla città di El Geneina, nel Darfur occidentale. 

Torture, stupri, saccheggi, bombardamenti, e altre azioni qualificabili come crimini contro l’umanità sarebbero stati compiuti dalle milizie delle Forze di supporto rapido (Rapid Support Forces – RSF). Alla loro guida, sempre lui: il generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto Hemeti. Che già fu capo delle milizie janjaweed (in arabo, i demoni a cavallo), responsabili tra il 2003 e il 2005 per la morte di 200mila masalit nella stessa area. Oggi Hemeti con le sue RSF, figura come belligerante nella lotta per il controllo del Sudan, in atto dall’aprile scorso. Il suo rivale: il generale dell’esercito regolare, Abdel Fattah al-Burhan.

Secondo l’ONU, circa 15mila persone sono morte a El Geneina dall’inizio del conflitto. HRW non riesce a fornire cifre precise delle vittime,  ma scrive di almeno “migliaia di persone” uccise. Mentre”centinaia di migliaia” sarebbero stati sfollati o divenuti rifugiati altrove, prevalentemente in Ciad.

È la prima volta che un’organizzazione del peso di HRW torna a parlare apertamene di genocidio. Richiedendo tra l’altro sanzioni contro Hemeti e gli altri alti responsabili dei massacri. Per ora invece, Stati Uniti e Corte penale internazionale si sono solo espressi in termini di crimini di guerra in Darfur, senza specificare il genocidio.

La violenza attuale si innesta in una lunga storia di tensioni sulle risorse tra le comunità agricole non arabe o arabizzate, compresi i masalit, e le comunità pastorali arabe.

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