Algeria, a che punto è la diversificazione energetica? - Nigrizia
Algeria Ambiente Economia
Intervista con Michael Hochberg, ricercatore dell’Oxfort Institute for Energy Studies
Algeria, a che punto è la diversificazione energetica?
Nel paese nordafricano aumentano i progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. In attesa di capire se sarà realmente il suo gas naturale a prendere il posto di quello russo per le forniture all’Europa
17 Marzo 2022
Articolo di Rocco Bellantone
Tempo di lettura 3 minuti

Dal giorno stesso in cui, lo scorso 24 febbraio, la Russia ha invaso l’Ucraina, l’Europa intera si è guardata freneticamente attorno in cerca di alternative al gas russo. E tra i papabili fornitori di gas naturale, pronti secondo molti media a sprintare da subito per sorpassare Mosca, ci sarebbero l’Algeria e il Qatar. Eppure, come segnalato da Nigrizia già qualche settimana fa, non sarebbe fondato fare troppo affidamento sulle riserve algerine.

Delle reali capacità energetiche dell’Algeria, e dei suoi piani almeno sulla carta sempre più orientati all’utilizzo di fonti rinnovabili, parliamo con Michael Hochberg, ricercatore dell’Oxfort Institute for Energy Studies che recentemente ha pubblicato per Ispi un interessante aggiornamento sul processo di diversificazione energetica in atto nel paese.

Con l’invasione russa dell’Ucraina l’Algeria può rappresentare un’alternativa concreta per l’approvvigionamento di gas da parte dell’Italia e di altri paesi europei? O i media stanno sopravvalutando le riserve algerine?

L’Algeria fornisce già gas naturale all’Europa ed è il secondo fornitore di gas all’Italia dopo la Russia. La distribuzione di energia rinnovabile su ampia scala, progetto su cui l’Algeria sta lavorando, garantirebbe al paese nuova capacità energetica sufficiente per aiutarlo a ridurre la dipendenza dal gas per la produzione di energia per il fabbisogno interno. Ciò porterebbe anche a un aumento dell’esportazione di gas naturale verso l’Europa.

Qual è il potenziale energetico rinnovabile dell’Algeria?

È un potenziale significativo, soprattutto rispetto all’attuale livello di capacità rinnovabile che viene effettivamente impiegata. Ciò fa sì che il governo algerino sia particolarmente ambizioso su questo fronte, come dimostra la mobilitazione di investimenti per un sostanziale aumento della capacità energetica da fonti rinnovabili. E come dimostrano i bandi di gara indetti per la produzione di 15 Gw di energia solare nei prossimi 15 anni. L’Algeria ha anche un notevole potenziale di energia eolica e da biomasse.

In cantiere c’è, in particolare, un progetto che prevede la realizzazione di una serie di impianti fotovoltaici per una capacità combinata di 1.000 Mw. Cosa sa dirci di questo progetto?

Il ministero della transizione energetica e delle energie rinnovabili algerino ha lanciato un bando di gara per la produzione di 1.000 Mw di energia solare. Ogni singolo appaltatore vincitore del bando potrà ambire a un massimo di 300 Mw. Il ministero prevede di indire gare simili per 1.000 Mw ogni anno per i prossimi 15 anni, e arrivare così entro quella data a 15mila Mw di capacità. Shaems, la joint venture tra Sonatrach e Sonelgaz (le compagnie di stato di petrolio e gas, ndr) potrà possedere fino a una quota del 25% per ciascuno di questi progetti.

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