Brasile: la missione è proteggere il Creato - Nigrizia
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I Missionari Comboniani al X° Forum Sociale Amazzonico
Brasile: la missione è proteggere il Creato
Comboniani e comboniane si sono confrontati a Belém sull’aggravarsi delle crisi sociali legate a modelli di sviluppo rapaci e distruttivi, ispirati dalla mistica dei popoli indigeni e dalla loro forte interconnessione con gli elementi del cosmo
11 Agosto 2022
Articolo di Giuseppe Cavallini
Tempo di lettura 4 minuti

Erano oltre 30 i membri della Famiglia missionaria comboniana (Lmc, secolari, comboniane e comboniani) che hanno preso parte dal 28 luglio al 31 luglio al X° Forum Sociale Panamazzonico (X° Fospa) e all’Incontro comboniano di ecologia integrale a Belém do Parà, in Brasile.

Incontrandosi con centinaia di altri rappresentanti da Africa, America ed Europa, hanno proseguito in tal modo il lungo cammino dei forum comboniani, condividendo le esperienze vissute e aggiornando la mappatura della pastorale sociale condotta dalla Famiglia comboniana nell’impegno di evangelizzazione, ovunque opera.

Ci si è voluti ispirare, nella condivisione e nella ricerca, alla mistica dei popoli indigeni e alla loro forte interconnessione con gli elementi del cosmo: l’acqua, i fiumi, le foreste, la terra e tutto il Creato.

L’ascolto reciproco è stata la chiave di unione nella condivisione. Consapevoli del fatto che la crisi climatica, socio-ambientale e politica, derivata dal modello economico neocapitalistico dominante, che separa, esclude e uccide, mette seriamente a repentaglio la sopravvivenza umana e la vita di tutto il Creato, inclusi i territori in cui viene vissuta al vocazione comboniana e la missione a servizio del Regno.

Comune è stata la constatazione che, in America Latina, sono i popoli indigeni, le comunità tradizionali, le donne e i giovani che tengono viva la speranza, per la forza della loro resilienza e resistenza in difesa dell’Amazzonia.

Chi ne è responsabile volutamente ignora gli effetti del degrado ambientale, ma la gravità della situazione sollecita sempre più i governi, la Chiesa, gli istituti, le organizzazioni umanitarie, le comunità cristiane e di altre fedi, e l’intera opinione pubblica mondiale, ad avviare un serio processo di conversione ecologica.

Nell’invito a far questo, a partire dalla nostra realtà comboniana, si sono definite alcune proposte concrete al fine di operare tale conversione: definendo e condividendo un’inedita eco-spiritualità, da praticare:

  • Rileggendo la Scrittura in questa luce e consolidando l’unione tra fede e vita, e adottando una metodologia missionaria che favorisca una maggiore connessione e un’effettiva immersione nei valori, nelle lingue, nelle culture e nella sacralità dei popoli e dei territori con cui si interagisce;
  • Rivedendo e – dove necessario – correggendo, nei progetti e nelle strutture, stili di vita e consumi incompatibili con la sobrietà ecologica ed evangelica;
  • Investendo in una seria formazione volta ad integrare, in teoria e in pratica, i principi dell’ecologia integrale;
  • Informando e incoraggiando le Chiese locali e le comunità comboniane a realizzare eventi e avviare processi che aiutino ad assumere e approfondire l’esperienza della sinodalità e della pastorale sociale in chiave ecologica;
  • Incrementando la solidarietà, la partecipazione, l’accompagnamento e la rete comunicativa con le popolazioni autoctone, i laici, le congregazioni, i movimenti sociali e le organizzazioni inter-ecclesiali ed extra-ecclesiali.   

Esortazioni più specifiche vengono espresse nel documento conclusivo a tutti i componenti della Famiglia comboniana, ai responsabili degli istituti a livello generale e locale, come pure a tutti i comboniani e le comboniane:

  • Si assuma, come comune ispirazione, il Patto comboniano per la causa comune e, come asse trasversale di tutta l’attività e presenza missionaria, l’ecologia integrale;
  • Si promuova lo scambio permanente di riflessioni, insegnamenti e pratiche su questo tema tra tutti i membri;
  • Si provveda a scambiare e integrare il personale tra comunità e circoscrizioni operanti nelle stesse regioni;
  • Si qualifichino i nostri processi formativi con metodologie di ricerca, condivisione di metodi e processi di trasformazione sociale in sintonia con i recenti documenti pontifici Laudato Si’ e Querida Amazonìa;
  • Si partecipi alla discussione e all’elaborazione dei piani pastorali nelle diocesi e nelle parrocchie, perché vengano accolti e assunti i principi dell’ecologia integrale;
  • Si partecipi alle istanze di promozione dei diritti e decisione politica in difesa della ‘Casa Comune’, promuovendo i meccanismi e le pratiche dell’economia inclusiva;
  • Si accolgano e si difendano le persone a rischio o minacciate a causa del loro impegno nella realizzazione di queste aspirazioni.

Il manifesto finale dei fratelli e delle sorelle della Famiglia comboniana presenti a Belém si è chiuso con l’assunzione personale dell’impegno a tradurre e vivere, nei vari contesti della missione, l’ispirazione carismatica di Comboni (Rigenerare l’Africa con l’Africa) facendo proprio lo slogan provocatorio del Forum: “Amazzonizzati”, che è risuonato fortemente nei giorni di studio, attenti al rispetto e alla promozione del protagonismo dei popoli originari.

 

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