Burkina Faso: bandito un altro canale di informazione francese
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Si tratta di La Chaîne Info. In precedenza stessa sorte per France24 e Rfi
Burkina Faso: bandito un altro canale di informazione francese
Sospeso per tre mesi, accusato di «aver trasmesso informazioni false sul deterioramento delle condizioni di sicurezza nel paese». France 24 è sotto accusa anche in Marocco. Il sospetto è che sia l’ennesima puntata del conflitto tra Rabat e Algeri
21 Luglio 2023
Articolo di Redazione
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Tempi duri per l’informazione francese in Africa. È di pochi giorni fa la decisione del Burkina Faso di bandire il canale d’informazione La Chaîne Info (LCI), diventando così il terzo media ad essere messo fuori legge nel giro di otto mesi. In precedenza erano stati cacciati dal paese i corrispondenti di France24 e di Rfi. Ma il governo aveva espulso anche i corrispondenti dei quotidiani francesi Le Monde e Libération.

La decisione di ieri è stata assunta dal Consiglio superiore delle comunicazioni, un ente governativo di regolamentazione dei media. Ha sospeso La Chaîne Info per tre mesi.

Una scelta che s’inserisce in un’ondata di censura dei media nel paese da parte del governo militare in carica da 10 mesi.

France 24 era stata sospesa a marzo, mentre la stazione radio RFI a dicembre 2022.

LCI è stata bandita per «aver presumibilmente trasmesso informazioni false sul deterioramento delle condizioni di sicurezza nel paese», ha dichiarato in un comunicato il Comitato per la protezione dei giornalisti. Che ha lanciato un appello affinché le autorità burkinabé «revochino immediatamente la sospensione del canale televisivo francese e smettano di censurare la copertura mediatica locale e straniera sull’insurrezione jihadista in Burkina Faso e nella regione del Sahel.

Canal+ Burkina, Neerwaya Multivision e Stars Médias Burkina, le tre strutture che aiutano LCI a raccogliere informazioni rischiano sanzioni se non smettono di collaborare con LCI. Almeno uno dei tre – Canal+ Burkina – ha sospeso le trasmissioni del canale televisivo francese.

France24 e la spy story in Marocco

Ma che i canali televisivi francesi incontrino ostacoli in Africa lo testimonia anche quanto sta succedendo in Marocco. Protagonista ancora France24 vittima del conflitto, ormai neppure più sotterraneo, di Rabat con Algeri.

Il canale francese assieme Radio Monte Carlo Doualy sono ritenuti responsabili della la partenza forzata di diversi giornalisti marocchini. Secondo le autorità di Rabat dietro questa scelta ci sarebbe la mano dell’Algeria.

Il sospetto è che dall’arrivo di Vanessa Burgraff alla guida del canale d’informazione internazionale France 24, ci sia un orientamento anti-marocchino e filo-algerino. La denuncia arriva dal sito Maghreb-intelligence, che ha pubblicato un attacco al vetriolo su quanto accadrebbe nella televisioni francese.

Il sito notizie evidenzia, infatti, i recenti licenziamenti di diversi giornalisti marocchini da parte della nuova dirigenza. Vanessa Burgraff sarebbe, secondo il sito, sotto l’influenza di diverse personalità algerine.

L’articolo denuncia anche la vicinanza di alcuni giornalisti ai servizi segreti algerini. 

Uno scenario difficile da immaginare e che evoca più una fake news destabilizzante che un fatto provato.

Contestata la libertà editoriale di France 24

France Médias Monde (FMM), la società che controlla France24 , RFI e Monte Carlo Doualya è un’istituzione pubblica, sotto la supervisione del Quai d’Orsay, il ministero degli affari esteri francese. Sarebbe uno scandalo di una certa consistenza se si provasse l’influenza di un paese straniero sulla linea editoriale di FMM.

La verità, probabilmente è che le autorità marocchine hanno sobillato Maghreb-intelligence nell’ambito del persistente conflitto tra Marocco e Algeria.

E Macron?

Dietro questa rivalità tra i due vicini del Maghreb, c’è la posizione assunta dalla presidenza francese. Emmanuel Macron desidera sostenere il rapporto con il suo collega algerino Abdelmadjid Tebboune con l’obiettivo di garantirsi l’approvvigionamento di gas. Da mesi, invece, sono deteriorati i rapporti tra Francia e Marocco.

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