Etiopia: sale la tensione tra Addis Abeba e ONLF - Nigrizia
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Fronte nazionale di liberazione dell’Ogaden minaccia di riprendere le armi
Etiopia: sale la tensione tra Addis Abeba e ONLF
27 Settembre 2023
Articolo di Redazione
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Bandiera dello Stato federale dell'Ogaden

L’ONLF (Fronte nazionale di liberazione dell’Ogaden – la regione etiopica abitata da popolazione somala) ha celebrato nelle ultime settimane in varie località del mondo il suo 39° anniversario di fondazione e ricordato i suoi 23 anni di lotta armata.

«Centinaia di migliaia di persone si sono radunate in sedi e auditorium sovraffollati in Australia, Europa, Kenya, Mogadiscio, Minneapolis, Columbus e in molte altre città», ha dichiarato un funzionario dell’ONLF.

Nel settembre 2018, funzionari del governo federale guidato da Ahmed Shide, allora ministro federale delle comunicazioni e presidente del Partito democratico popolare somalo (SPDP), e alti rappresentanti dell’ONLF guidati dal suo presidente, l’ammiraglio Mohamed Omar, avevano discusso le “modalità dei colloqui di pace” ad Asmara, la capitale Eritrea. Arrivando alla firma di un accordo di pace il mese successivo.

Oggi, tuttavia, valutando i progressi compiuti e le sfide che rimangono in relazione al 5° anniversario dell’accordo di pace firmato allora tra il governo federale di Addis Abeba e il Fronte di liberazione nazionale ogadeno, quest’ultimo ha messo in guardia sul “rischio rappresentato dai bisogni tuttora insoddisfatti”, e ha affermato che il popolo somalo “merita di più di una pace siglata solo sulla carta”.

Il dialogo di pace ad Asmara era stato avviato in seguito alla decisione dell’ONLF, nell’agosto dello stesso anno, di dichiarare un cessate il fuoco unilaterale e il ritorno in Etiopia di alcuni dei suoi membri, dopo aver rinunciato alla lotta armata contro il successivo governo etiopico, iniziata nel lontano 1984.

Nel luglio precedente, tra l’altro, il parlamento etiopico aveva rimosso dalla lista delle “organizzazioni terroristiche” tre gruppi armati: ONLF, Oromo Liberation Front (OLF) e Patriotic Ginbot 7.

Va ricordato che l’ONLF aveva firmato allora l’accordo di pace con l’amministrazione del primo ministro Abiy Ahmed per dare una possibilità alla “politica di pace”.

Il Fronte pertanto si attende ora che siano poste in atto nello stato-regione somalo elezioni libere ed eque, un programma regionale per riabilitare migliaia dei suoi soldati allora smobilitati e un meccanismo trasparente per fare chiarezza riguardo ai massicci crimini perpetrati contro i somali tra il 2007 e il 2014.

Faisal Roble, analista politico originario dell’Ogaden, ha dichiarato che l’ONLF ha tentato in numerose occasioni di fare presente ad Addis Abeba l’aumento nella regione di rabbia, rassegnazione e diffusa ostilità contro il Partito della prosperità (PP).

Ma, a quanto sembra, l’amministrazione del PP ha fatto finora orecchie da mercante alla crescente voce di dissenso proveniente sia dai ranghi dell’ONLF che da parte della popolazione.

Già nel gennaio 2022, dopo i suoi ripetuti appelli sulla necessità che il dialogo nazionale adotti «standard internazionali» per aderirvi, l’ONLF aveva avvertito che «lo Stato somalo è un carbone ardente nascosto sotto la cenere» e che l’accordo di pace firmato con il governo non era stato per nulla realizzato.

«A meno che non venga raggiunta una soluzione praticabile che risponda alle legittime richieste dei cittadini della regione somala – ha aggiunto Feisal -, una bomba a orologeria che ribolle sotto la superficie, più letale della catastrofe nel nord dell’Etiopia potrebbe prima o poi scoppiare».

«Non è chiaro – ha concluso Faisal – se i suddetti bisogni insoddisfatti porteranno l’ONLF a riprendere la sua lotta armata, come avvenuto con l’Esercito di liberazione oromo, ma è chiaro è che l’ONLF ha un seguito ampio, leale e determinato tra i somali sia all’interno dell’Etiopia che in tutte le regioni abitate dalla popolazione dell’Ogaden».

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