Mali: forti tensioni al nord - Nigrizia
Armi, Conflitti e Terrorismo Mali Nazioni Unite
I gruppi armati indipendentisti ai ferri corti con la giunta militare
Mali: forti tensioni al nord
11 Settembre 2023
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti
(Koaci)
Un incontro dei gruppi aderenti all’Accordo strategico permanente

Il nord del Mali è ancora una ferita aperta. Se ne sta accorgendo la giunta militare che governa il paese saheliano dopo i golpe dell’agosto 2020 e del maggio 2021.

I gruppi armati indipendentisti a dominante tuareg che hanno combattuto lo stato centrale dal 2012, che hanno sottoscritto nel 2015 l’accordo di pace di Algeri e che sono riuniti nell’Accordo strategico permanente (Csp) sono sul piede di guerra e hanno avvisato la popolazione di allontanarsi dalle installazioni militari.

Il Csp accusa la giunta militare di aver violato il cessate il fuoco del 2014 e l’accordo di pace. E afferma di voler «adottare le misure di legittima difesa su tutto il nord del paese».

Sabato scorso, il Coordinamento dei movimenti dell’Azawad (Cma), che fa capo al Csp, ha dichiarato di aver abbattuto un aereo militare dell’esercito maliano mentre stava bombardando le loro postazioni. Bamako ha ribattuto che si è trattato di un «incidente».

La tensione tra giunta e Csp è andata acuendosi dopo che i militari hanno messo alla porta la Missione Onu in Mali (Minusma, attiva sul territorio dal 2013 in funzione anti jihadista) che si ritirerà entro la fine dell’anno.

Secondo i gruppi armati, con il pretesto del ritiro della Minusma la giunta militare è intenzionata a occupare quelle zone che, secondo l’accordo di pace di Algeri, dovrebbero invece essere sotto il controllo dei gruppi che si riconoscono nel Csp.

Un segnale di deterioramento della situazione è anche la scelta del Carter Center – organismo che dal 2017, in qualità di osservatore indipendente, monitora l’applicazione dell’Accordo di Algeri – di sospendere le sue attività in Mali a partire dal 1° ottobre.

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it