Niger: le inquietudini della Cedeao - Nigrizia
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Oggi vertice straordinario, il presidente della Guinea-Bissau si sbilancia per l’intervento militare
Niger: le inquietudini della Cedeao
Si deve trovare un percorso per risolvere la crisi nigerina e per evitare un ulteriore indebolimento dell’organizzazione regionale. In Niger, Rhissa Ag Boula, capo storico della ribellione tuareg, ha fondato un movimento di resistenza alla giunta militare
10 Agosto 2023
Articolo di Redazione
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(Euronews)
Umaro Sissoco Embalo, presidente della Guinea-Bissau,

Il presidente della Guinea-Bissau, Umaro Sissoco Embalo, ha anticipato ai giornalisti guineani quale sarà la sua posizione al vertice straordinario che la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas) che si tiene oggi ad Abuja, capitale della Nigeria.

Se non assume una posizione decisa sulla crisi del Niger, la Cedeao rischia di scomparire, sostiene in sintesi Embalo. E ricorda che l’organizzazione regionale è stata indebolita dai colpi di stato che dal 2020 hanno colpito Mali, Burkina Faso e Guinea, paesi che al pari del Niger sono stati sospesi dalla Cedeao.

Embalo ha anche sottolineato che se la Cedeao decidesse per l’intervento armato, la Guinea-Bissau potrebbe mobilitare le sue truppe senza un pronunciamento del parlamento.

Il presidente, dopo aver riunito il Consiglio nazionale di difesa, può emanare un decreto.

In attesa di capire se la Cedeao deciderà di mantenere aperta la strada negoziale (più probabile in quanto meno divisiva) o invece sceglierà di intervenire militarmente (difficile si trovi il consenso di tutti i paesi, si creerebbero fratture), c’è da registrare un fatto politico in Niger.

Rhissa Ag Boula – uno dei capi storici della ribellione tuareg, che in seguito ha deposto le armi e ha avuto un ruolo come consigliere sui problemi della sicurezza nei governi di Mahamadou Issoufou e di Mohamed Bazoum – ha lanciato un movimento politico, il Consiglio della resistenza per la repubblica.

E come primo atto ha fatto un appello all’esercito, chiedendo che sia arrestato il capo della giunta golpista, il generale Abdourahmane Tiani.

Rhissa Ag Boula è considerato una figura molto influente e in grado di padroneggiare talune dinamiche politico-militari nel Sahel.

La notte scorsa intanto, la giunta golpista ha annunciato la formazione di un governo. Il primo ministro, l’economista Ali Mahaman Lamine Zeine, è alla guida di un esecutivo con 20 ministri.

I ministeri della difesa e dell’interno sono stati affidati a due generali del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), Salifou Mody e Mohamed Toumba.

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