Etiopia: appello dei vescovi cattolici alla pace - Nigrizia
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I presuli etiopici temono l’esplosione di una nuova guerra civile
Etiopia: appello dei vescovi cattolici alla pace
26 Ottobre 2023
Articolo di Redazione
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“Il nostro paese, l’Etiopia, ha visto alternarsi alla guida del paese negli ultimi decenni sistemi politici diversi”, hanno dichiarato il 17 ottobre scorso al termine di un loro incontro i vescovi cattolici d’Etiopia (Catholic Bishops’ Conference of Ethiopia – CBCE).

“Spesso a motivo delle situazioni conflittuali venutesi a creare non abbiamo potuto discutere i nostri problemi in unità, fratellanza e rispetto reciproco, per risolverli in un modo che rispetti l’interesse comune di tutti i cittadini, così è stata intrapresa come unica opzione la strada del conflitto”.

“In tal modo decine di migliaia di vittime hanno pagato con la vita o hanno subito danni fisici e psicologici. Milioni sono stati gli sfollati e gli esuli; i beni e le proprietà di intere generazioni sono stati distrutti. Per questo la tristezza è entrata in ogni casa. E ci sta entrando tuttora”.

Mentre osservano che l’attenzione mondiale è focalizzata sul conflitto tra Hamas e Israele, i vescovi intendono così mettere in guardia il paese dal pericolo che una nuova ondata di violenza stia colpendo la nazione del Corno d’Africa, con i suoi 120 milioni di abitanti.

E paventano il rischio del riesplodere di una nuova guerra civile come quella recente e sanguinosa che tra il 2020 e il 2022 si stima sia costata la vita a 600mila persone, provocando abusi d’ogni sorta e distruggendo case, scuole, ospedali e infrastrutture.

“La nostra Chiesa piange con chi ancora soffre e con chi piange – hanno proseguito i presuli nel messaggio – ma vuole far rinascere la vita guardando alla Parola di Dio che ci ripete che il nostro dolore e il nostro pianto non cancella la speranza che abbiamo in Cristo risorto dai morti”.

“Ancora una volta, possa Dio dare il suo riposo eterno ai tanti nostri figli e figlie periti a causa del conflitto”.  

“In questo tempo, in particolare, la Chiesa esprime dolore per le persone che muoiono nel conflitto in corso nella regione Amhara”. I vescovi hanno ribadito come la guerra abbia devastato diverse parti del paese, rilevando che “il sangue dei cittadini che è stato versato nella terra di Tigray e Amhara, Afar, Oromia, Benishangul-Gumuz, Stato Somalo e Gambela e in altre aree; tutto questo ha rattristato l’intera nazione”.

Hanno infine sottolineato la necessità che l’Etiopia impari dai propri errori e ci si possa “incontrare gli uni con gli altri nell’amore e perdonandoci a vicenda così da risolvere le controversie evitando di ricorrere alla guerra e vivendo insieme come fratelli e sorelle nel rispetto e nella convivenza pacifica”.

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