Burkina Faso: “Sventato un golpe” - Nigrizia
Armi, Conflitti e Terrorismo Burkina Faso
Lo afferma un comunicato del governo
Burkina Faso: “Sventato un golpe”
19 Gennaio 2024
Articolo di Redazione
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(Geopolitical Economy Report)
Il capitano-presidente Ibrahim Traoré

Un ennesimo tentativo di colpo di stato sarebbe stato mandato a vuoto in Burkina Faso.

Ad annunciarlo il ministro della comunicazione del governo del presidente Ibrahim Traoré, un militare che ha preso il potere nel settembre del 2022 estromettendo il tenente colonnello Henri Sandaogo Damiba che nel gennaio 2022 aveva a sua volta spodestato con un golpe il presidente Christian Kaboré.

Le sole informazioni arrivano dal governo: «Dal 13 gennaio i servizi di sicurezza sono impegnati a smantellare una rete, composta da militari in carica e militari radiati, da civili e da attivisti, che pianificava di destabilizzare le istituzioni del paese».

Secondo il ministro Ouédraogo, questa rete «era intenzionata a creare dei disordini così da consentire l’intervento di un commando proveniente dall’estero allo scopo di bloccare il governo di transizione».

In mancanza di altre fonti che consentano di accertare queste dichiarazioni, va ricordato che anche lo scorso settembre i militari al governo avevano denunciato «un tentativo di colpo di stato».

Ora il susseguirsi di episodi che vanno a turbare la vita politica della giunta induce due sospetti. Innanzitutto che il capitano-presidente Traoré – garante di una transizione che dovrebbe portare al voto e restituire il potere ai civili, ma che non è ancora ben definita – ha qualche problema a tenere le redini dell’esercito.

In secondo luogo, la comunicazione di questi presunti golpe a ripetizione crea un clima di incertezza e consente alla giunta militare di pilotare la transizione, allungandone i tempi e affievolendo il dibattito politico.

Senza dimenticare che i militari sono al potere, inizialmente con il consenso della popolazione, con l’impegno di combattere con maggiore efficacia i gruppi armati jihadisti che dal 2015 tengono in scacco il nord del paese. Un impegno non mantenuto.

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