Combustibili fossili: produzione mondiale raddoppiata nel 2030 - Nigrizia
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Il report dell’agenzia delle Nazioni Unite per l’ambiente conferma l’aumento del ricorso a fonti inquinanti
Combustibili fossili: produzione mondiale raddoppiata nel 2030
09 Novembre 2023
Articolo di Redazione
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La produzione di combustibili fossili sta continuando ad aumentare, in barba agli impegni presi da 151 governi di tutto il pianeta per una riduzione, fondamentale per contenere il surriscaldamento globale.

A certificarlo è il Production Gap Report 2023, nuovo rapporto dell’agenzia delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) dal titolo inequivocabile: Phasing down or phasing up? Top fossil fuel producers plan even more extraction despite climate promises (Fase di riduzione o fase di aumento? I principali produttori di combustibili fossili pianificano un’estrazione ancora maggiore nonostante le promesse sul clima), secondo cui nel 2030 si arriverà a un raddoppio della produzione.

Un rapporto che il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha definito «un sorprendente atto d’accusa contro la totale negligenza climatica» che si traduce in «doppi problemi per le persone e per il pianeta».

I dati e le previsioni fotografano una corsa alle fonti fossili di energia che negli ultimi anni sta interessando da vicino anche molti paesi africani.  

La domanda globale di carbone, petrolio e gas – sostiene lo studio, realizzato in collaborazione con lo Stockholm Environment Institute (SEI), il Climate Analytics, l’E3G e l’International Institute for Sustainable Development (IISD) – raggiungerà il picco in questo decennio, anche senza l’attuazione di nuove politiche in questa direzione.

E, se combinati, i piani governativi già in atto nei 20 paesi principali produttori di combustibili fossili (per l’Africa Nigeria e Sudafrica), porteranno ad un aumento della produzione globale di carbone fino al 2030, mentre la produzione globale di petrolio e gas continuerà a crescere almeno fino al 2050.

I governi di questi paesi, rileva lo studio, pianificano di produrre circa il 110% in più di combustibili fossili nel 2030 rispetto a quanto sarebbe compatibile con la limitazione del riscaldamento a 1,5 gradi, e il 69% in più rispetto a quanto sarebbe compatibile con 2 gradi.

L’appello, rilanciato dal Guterres in vista del vertice delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre (COP28), è sempre lo stesso: accelerare il passaggio alle fonti rinnovabili e dichiarare conclusa l’era del fossile.

Un’esortazione contenuta anche nel rapporto, in cui si chiede ai paesi – e implicitamente ai colossi energetici mondiali – l’eliminazione quasi totale della produzione e dell’uso del carbone entro il 2040 (entro il 2030 nei paesi OCSE) e la riduzione di almeno il 75% della produzione di petrolio e gas entro il 2050, rispetto ai livelli del 2020.

Cosa che finora nessuno si è impegnato a fare.

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