Senegal: Macky Sall sceglie il candidato alla sua successione - Nigrizia
Senegal
Il tecnocrate e primo ministro Amadou Ba, 62 anni, sarà il candidato della coalizione di governo alle elezioni presidenziali del febbraio 2024
Senegal: Macky Sall sceglie il candidato alla sua successione
11 Settembre 2023
Articolo di Redazione
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Il primo ministro senegalese e candidato alle presidenziali Amadou Ba (Getty Images)

Alla fine la scelta è caduta sul favorito. Il primo ministro Amadou Ba è stato indicato come candidato della coalizione Benno Bokk Yakaar (BBY) alle elezioni presidenziali del 25 febbraio 2024. Il presidente uscente Macky Sall ha sciolto le riserve lo scorso sabato, ponendo fine ad una incertezza nel campo governativo mai così protratta nel tempo. Ba la spunta in una lista di 11 potenziali candidati, che circola da quando Sall ha sorpreso tutti due mesi fa, con l’annuncio di non volersi ricandidare per un terzo mandato. 

 A 62 anni, l’attuale primo ministro (in carica dal 2022) ha accumulato incarichi di peso negli ultimi dieci anni, in particolare ministro dell’economia e finanze (2013-2019) e ministro degli esteri (2019-2020). Il suo è un profilo da tecnocrate, con i tipici pro e contro: è considerato competente, ma non carismatico. 

Per alcuni suoi detrattori, ha anche il limite di non essere un membro della prima ora del partito di Sall, l’Alleanza per la Repubblica, o APR. Alcuni suoi colleghi avrebbero preferito vedere ricompensata la loro più lunga militanza. Tra questi figura uno dei suoi rivali per la corsa alla candidatura, Aly Ngouille Ndiaye. In dissenso con la scelta del presidente, si è dimesso da ministro dell’agricoltura, poche ore dopo l’annuncio ufficiale su Ba. Lo scontento avrebbe raggiunto anche chi non coltivava ambizioni presidenziali, come il cantante, uomo d’affari e icona internazionale Youssu N’Dour. Quest’ultimo ha abbandonare il suo ruolo di consigliere politico di BBY, in cui aveva militato per più di 11 anni, ricoprendo vari incarichi, tra cui ministro della cultura.

Tocca ora agli partiti presentare formalmente i loro candidati. La questione è delicata soprattutto in seno alla coalizione d’opposizione, in cui il principale partito Pastef, è stato sciolto da Macky Sall a fine luglio. Subito dopo il suo leader Ousmane Sonko era arrivato allo sciopero della fame (interrotto dopo più di un mese per ragioni mediche) in segno di protesta contro la decisione governativa e per denunciare quello che aveva definito una persecuzione giudiziaria nei suoi confronti al fine di escluderlo dalla corsa elettorale. 

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