Egitto-Etiopia: accordo sulla Grande diga della rinascita - Nigrizia
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Le tensioni risalgono al 2011 anno della posa della prima pietra
Egitto-Etiopia: accordo sulla Grande diga della rinascita
17 Luglio 2023
Articolo di Redazione
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Da sinistra, il primo ministro etiopico Abiy Ahmed e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi

Dopo anni di tensioni tra i due paesi, l’Egitto e l’Etiopia si sono accordati per finalizzare entro quattro mesi un accordo in merito alla controversa mega-diga dell’Etiopia sul Nilo Azzurro.

La cosiddetta Grande diga etiopica della rinascita (Gerd), costata 4,2 miliardi di dollari, è stata al centro di una disputa regionale sin da quando l’Etiopia aveva avviato il progetto, nel 2011.

Già allora, l’Egitto espresse il timore che la diga avrebbe ridotto grandemente la sua quota di acqua del Nilo che da sempre si sentiva in diritto di avere.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il primo ministro etiopico Abiy Ahmed, incontratisi al Cairo la scorsa settimana, hanno avviato negoziati accelerati volti a finalizzare l’accordo tra Egitto, Etiopia e Sudan sul riempimento della diga, superando i motivi di contesa tuttora presenti.

Il Sudan non è stato coinvolto direttamente nei colloqui tra al-Sisi e Abiy, ma l’ex leader ribelle sudanese Mubarak Ardol – uno stretto alleato dell’esercito sudanese – ha dichiarato il suo sostegno all’accordo preliminare sulla diga. «Anche se non vi abbiamo preso parte, diamo il nostro pieno sostegno alla dichiarazione bilaterale sul Gerd», ha affermato. «Il Sudan si unirà sicuramente presto per raggiungere un accordo trilaterale senza mediatori esterni».

L’Egitto ha a lungo considerato la diga come una minaccia esistenziale, poiché dipende dal Nilo per il 97% del suo fabbisogno idrico. La diga rimane al centro dei piani di sviluppo dell’Etiopia che nel febbraio 2022 per la prima volta aveva cominciato a generare attraverso la diga energia idroelettrica.

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