Algeria: primi passi per l’ingresso nei Brics - Nigrizia
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Il presidente Tebboune annuncia ad Al Jazeera che Cina, Russia, Sudafrica e Brasile sono favorevoli alla domanda di adesione
Algeria: primi passi per l’ingresso nei Brics
07 Aprile 2023
Articolo di Redazione
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Il presidente algerino Tebboune durante l'intervista ad Al Jazeera

In un podcast trasmesso dal canale di notizie del Qatar Al-Jazeera, il presidente algerino Abdelmajid Tebboune, parlando dei Brics (blocco economico formato da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), ha di fatto annunciato il prossimo ingresso di Algeri. Inizialmente con lo status di paese osservatore, per poi iniziare il percorso per diventarne membro a tutti gli effetti. Tebboune ha detto che questo è un passo che rafforzerà l’economia nazionale: «L’Algeria prenderà altre iniziative con economie più forti».

Le banche e gli investimenti nei Brics rafforzeranno economicamente l’Algeria. «Anche politicamente, come paese del Movimento dei non allineati, siamo vicini a questo polo», ha ribadito il presidente. «Cina, Russia, Sudafrica e Brasile sono favorevoli alla domanda di adesione e l’India non si è opposta», ha aggiunto.

L’Algeria dovrebbe aderire durante la prossima riunione periodica del gruppo prevista per la prossima estate.

Per quanto riguarda le questioni regionali e il dossier maliano, il presidente Tebboune ha affermato che l’Algeria sta lavorando per stabilire la sicurezza in Mali.

«Nessuno ci impedirà di aiutare i nostri fratelli maliani e non accetteremo alcuna divisione tra nord e sud del Mali», ha sottolineato. Sottolineando, poi, come «l’approccio dell’Algeria e della Francia nei confronti del Mali non sia lo stesso e di questo avevo informato il presidente francese. Parigi vede una soluzione militare. Noi spingiamo per quella economica e sociale».

I dossier aperti

Riferendosi alla Libia, il presidente algerino ha ricordato che l’Algeria ha rispettato la decisione sovrana libica. Per lui «il cambio di governi non è una soluzione ma un balsamo temporaneo. Siamo equidistanti da tutti i partiti e non accetteremo manipolazioni poiché il cambio di governo non ha prodotto alcun risultato, e la soluzione sovrana sta nelle elezioni».

Quanto alla Tunisia, il presidente Tebboune ha affermato che l’Algeria non abbandonerà mai quel paese, soprattutto il popolo tunisino, e non tollererà «il crollo dello stato tunisino».

Ha poi affrontato il capitolo Sahara occidentale, ricordando che la questione è nelle mani delle Nazioni Unite: «La prima e l’ultima parola spetta al popolo sahrawi, unico a disporre del proprio destino».

Nell’intervista ha affrontato i diversi aspetti dell’economia e della politica del suo paese. Il Fondo monetario internazionale (Fmi) e la Banca mondiale, ha spiegato, hanno fornito dati sull’economia algerina, che si prevede crescerà con un tasso del 4,3%, mentre le riserve di valuta estera ammontano attualmente a 64 miliardi di dollari, contrariamente alle previsioni di una loro riduzione.

Infine, il presidente algerino ha affrontato la questione delle esportazioni, rendendo noto che per la prima volta dopo quattro decenni il valore dell’export di prodotti non legati al settore petrolifero ha superato i 7 miliardi di dollari.

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