Industria spaziale: quasi 300 aziende operano in 31 paesi africani
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Rapporto di Space in Africa
Industria spaziale: quasi 300 aziende operano in 31 paesi africani
21 Aprile 2023
Articolo di Redazione
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Un razzo Falcon 9 di SpaceX che trasporta 51 satelliti, tra cui il Taifa-1, decolla dalla base spaziale statunitense di Vandenberg. Fonte: SpaceX

Space in Africa, una società con sede in Nigeria che segue i programmi spaziali africani, ha dichiarato nel suo rapporto sul 2022, che ci sono quasi 300 aziende private e pubbliche che operano in 31 paesi africani nell’industria spaziale e satellitare del continente. Questi paesi hanno stanziato un totale di circa 535 milioni di dollari per gestire i rispettivi programmi spaziali nel 2022, con un aumento del 2,24% rispetto all’anno precedente.

Dal 1999 sono invece 13 i paesi africani – tra cui Sudafrica, Egitto, Algeria, Nigeria, Marocco ed Etiopia – che hanno già lanciato programmi spaziali. L’economia spaziale del continente è stata stimata in 19,5 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che crescerà fino a 22,6 miliardi di dollari entro il 2026, sempre secondo Space in Africa

Sebbene molti governi africani abbiano sfide di sviluppo molto concrete da affrontare sul campo, la capacità di raccogliere dati vitali per anticipare l’impatto del cambiamento climatico o qualcosa di basilare – come sapere quante persone vivono in una determinata area – è altrettanto importante.

Il kenyano Taifa-1

Quando il 15 aprile il Kenya ha lanciato in orbita il suo satellite Taifa-1, si è unito a un numero crescente di paesi africani che stanno sviluppando programmi spaziali per raccogliere dati utili a combattere sfide come il cambiamento climatico, la scarsità di cibo e l’insicurezza.

Il Kenya sta attraversando la peggiore siccità degli ultimi 40 anni e il suo primo satellite per l’osservazione della Terra «fornirà immagini in tempo reale sull’imboschimento e la deforestazione, sull’uso e la copertura del suolo», ha dichiarato a Semafor Africa il capitano Alloys Were, uno degli ingegneri che ha lavorato a Taifa-1. «Possiamo fare interventi come pianificare le riserve di cibo o ordinare le riserve di cibo», ha detto.

I satelliti potrebbero rivelarsi uno strumento molto efficace per molti paesi africani per affrontare sfide locali: per migliorare la sicurezza alimentare o per potenziare le reti di telecomunicazione. E allo stesso tempo si promuove l’innovazione e la collaborazione con altri paesi condividendo le competenze.

Da oltre un decennio l’Unione africana è molto interessata alla promessa di una strategia spaziale africana e vede in questi programmi, soprattutto se coordinati tra i paesi, un modo per superare alcune delle sfide dello sviluppo e dei deficit infrastrutturali del continente. Sfide aggravate dal crescente impatto del cambiamento climatico.

 

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